Osteopatia e danza
Lo Studio di Osteopatia di Paolo Saccardi tratta chi pratica danza.
Per danza si intende in generale qualsiasi espressione corporea basata sulla musica e sul ritmo.
Esistono moltissimi tipi di ballo con caratteristiche anche molto diverse tra loro: molti sono alla portata di tutti, altri richiedono un impegno particolare e caratteristiche fisiche non comuni.
Chiunque pratichi danza può essere soggetto a lesioni osteopatiche e trattato di conseguenza.

Gli aspetti che interessano il ballerino in maniera specifica sono quelli legati essenzialmente all'efficienza muscolo scheletrica, soprattutto per quanto riguarda la libertà articolare, la scioltezza muscolare e l'espressione della forza esplosivo-elastica.
Questi aspetti possono essere tutti fortemente compromessi da lesioni osteopatiche.
Bacino, colonna vertebrale, anche, ginocchia, caviglie, piede e qualsiasi segmento corporeo può andare incontro a restrizioni di mobilità anche notevoli.
Personalmente ho trattato ballerine dalle grandi capacità articolari ma recanti blocchi vertebrali o del bacino importanti.
In questi casi il movimento può essere svolto grazie a meccanismi di compenso piuttosto costosi in termini ergonomici.
Cioè se un'articolazione sacro-iliaca perde la propria mobilità, l'articolazione controlaterale sarà costretta a muoversi maggiormente per compensare, la colonna vertebrale dovrà adattarsi ad una torsione del bacino in maniera del tutto artificiosa e gli altri segmenti corporei di conseguenza.
Peggio ancora quando la lesione osteopatica, per la sua complessità, giunge a compromettere la stessa possibilità di esecuzione del movimento.
Quando lo schema lesionale è molto importante talvolta non possono neppure esistere meccanismi di compenso e il movimento risulta limitato permanentemente.
Un aspetto altrettanto importante, che può essere compromesso da una lesione osteopatica, è il tono muscolare.
La lesione osteopatica causa sempre una variazione del tono muscolare e molto spesso ne provoca un aumento: in questo modo l'elasticità del muscolo e la sua reattività risultano compromesse.
In tali situazioni lo stretching e i classici metodi di allungamento risultano inutili poiché una lesione osteopatica non può essere corretta con un'attività motoria volontaria.
Inoltre anche la forza e i movimenti fini possono risultare pregiudicati poiché alterazioni sui nervi periferici a qualsiasi livello sono possibili e anzi frequenti in presenza di lesioni osteopatiche.
Il senso dell'equilibrio può essere fortemente alterato da lesioni osteopatiche con tutte le conseguenze del caso.
Infine non bisogna dimenticare che un ballerino soggetto a lesioni osteopatiche può facilmente andare incontro a infortuni come distorsioni o strappi muscolari.
Basti considerare come un problema di appoggio possa compromettere un atterraggio dopo un salto o come un disassamento articolare possa provocare uno strappo muscolare, per citare gli eventi più frequenti.
Per questi motivi una revisione osteopatica è fortemente consigliata a chi pratica danza al fine di ottimizzare le proprie prestazioni e, preventivamente, mettere al riparo da possibili infortuni.