Fascite plantare
Osteopatia Genova
Lo Studio di Osteopatia di Paolo Saccardi tratta la fascite plantare.
La fascite plantare, il dolore sotto la pianta del piede e in generale i problemi del piede colpiscono in maniera trasversale vaste fasce della popolazione, indipendentemente da età, sesso, professione o abitudini.
L'Osteopatia è utilissima per il trattamento della fascite plantare e in generale per il trattamento dei problemi del piede. Il successo terapeutico è statisticamente molto elevato.
Segni e sintomi
Per fascite plantare si fa qui riferimento ad un insieme di sintomatologie che nel loro complesso interessano la pianta del piede ma possono essere soggette a variazioni per quanto riguarda la localizzazione, la forma e l'intensità.
Segni e sintomi associati alla fascite plantare sono:
- Tallonite o dolore sotto il tallone
- Spina calcaneare
- Dolore nell'incavo del piede
- Dolore sotto l'avampiede o metatarsalgia
- Dolore a scossa elettrica tipo neuroma di Morton
- Dolore a fascia con irradiazioni sul polpaccio e al tendine di Achille
- Dolore con irradiazioni retrocalcaneari, in età pediatrica morbo di Sever
- Sindrome del tunnel tarsale
Salvo casi eccezionali quasi tutti questi disturbi hanno un base osteopatica e pertanto possono trovare nell'Osteopatia una soluzione stabile.
La fascia plantare
La fascia plantare (P) è una struttura fibrosa situata sotto la pianta del piede.
Questa struttura parte dal calcagno (C), situato posteriormente, e si porta in avanti inserendosi in prossimià delle dita del piede (A).
Ha una consistenza molto robusta e si trova sotto lo strato cutaneo, a diretto contatto con i muscoli del piede.
La fascia plantare ha un'importante funzione strutturale a livello del piede in quanto contribuisce al mantenimento degli archi plantari e della volta plantare.
Oltre alla fascia plantare, gli altri elementi che impediscono al piede di appiattirsi sono i muscoli, sia intrinseci che estrinseci.
Trattamento osteopatico della fascite plantare
Quando i muscoli del piede non lavorano in maniera fisiologica, a causa per esempio di disfunzioni osteopatiche, il legamento plantare subisce tensioni eccessive e si infiamma.
A questo punto si sviluppano sintomatologie dolorose localizzate sotto la pianta del piede che nel loro complesso vengono diagnosticate come fascite plantare.
La fascite plantare, cioè il dolore sotto il piede prevalentemente sotto sforzo e sotto carico, dipende quindi da una tenione eccessiva della fascia plantare e dei legamenti plantari.
Dato che però nella maggior parte dei casi la causa di questa infiammazione dipende da uno squilibrio muscolare del piede e dell'arto inferiore, per curare un fascite plantare non è sufficiente trattare la fascia plantare ma bisogna riequilibrare la meccanica del piede e di tutto l'arto inferiore.
Bisogna quindi indagare:
- Piede: le parti maggiormente coinvolte sono l'articolazione tibio peroneale inferiore, che regola la fisiologia della flesso estensione della caviglia, l'articolazione sotto astragalica, snodo centrale del retro piede, la coppia cuboide-scafoide e le disfunzioni delle ossa cuneiformi, che si trovano spesso in disfunzione.
- Disfunzioni a questo livello possono essere corrette con opportune manovre osteopatiche mirate alle singole articolazioni del piede.
- Ginocchio: il ginocchio è coinvolto con una certa frequenza, soprattutto per quanto riguarda le disfunzioni della testa del perone.
- Il perone, o fibula, è un osso lungo che si trova sul lato esterno della gamba, parte dal ginocchio e arriva alla caviglia entrando a far parte dell'articolazione stessa della caviglia. Quindi una disfunzione alta, per esempio sulla testa del perone (a livello del ginocchio), crea un problema diretto alla caviglia.
- In questo caso l'Osteopata interviene riequilibrando il ginocchio e liberando indirettamente la caviglia.
- Bacino: anche il bacino è frequentemente sede di disfunzioni che possono interessare il piede. Le disfunzioni dell'osso sacro e delle ossa iliache sono largamente responsabili di molti problemi del piede. Questo per la presenza di catene muscolo fasciali che trasmettono dette disfunzioni lungo tutto l'arto inferiore fino alle dita del piede.
- In questo caso è necessario ripristinare una corretta meccanica a livello del bacino; quindi è necessario prendere in considerazione i gruppi muscolari intrinseci, i visceri (in particolare la vescica) e soprattutto le disfunzioni del sistema cranio sacrale che possono portare in disfunzione l'osso sacro con tutte le conseguenze a valle.
- Colonna vertebrale: a volte disfunzioni vertebrali, soprattutto del tratto lombare, possono creare disagi in discesa come anche disfunzioni del diaframma (il muscolo della respirazione) in virtù delle sue inserzioni lombari.
La lista potrebbe allungarsi.
In ogni caso è necessario capire che il dolore sotto la pianta del piede, la fascite plantare e in generale i problemi del piede non sempre sono risolvibili solo con manovre dirette al piede.
Molto spesso è necessario estendere l'indagine a monte poiché spesso è da lì che partono le catene disfunzionali.
Per maggiori dettagli sulla modalità di trattamento potete anche consultare il protocollo di trattamento osteopatico del piede.
L'Osteopatia è assolutamente indicata per trattare la fascite plantare poiché lavora seguendo questa linea metodica. Cioè non si limita a curare il piede ma lavora anche sulla periferia a monte per ristabilire la buona funzionalità meccanica di tutto l'arto inferiore.
In questo modo il piede viene messo anche al riparo da danni futuri comprese molte forme di artrosi.
Per un problema di fascite plantare l'Osteopatia garantisce un'altissima percentuale di successo poiché non si limita a curare il sintomo ma risale alle cause primarie risolvendole.
Quindi in caso di fascite plantare l'Osteopatia è indicata come intervento di prima scelta.
Casi reali
Riporto il caso di un meccanico di 46 anni recante una fascite plantare sotto la pianta del piede destro durante l'appoggio.
Tale disturbo aveva raggiunto un'intensità piuttosto elevata tale da compromettere l'autonomia, la possibilità lavorativa e la vita di relazione dello stesso Paziente.
Inoltre il dolore era presente da diversi mesi in maniera stabile.
All'esame osteopatico il Paziente presentava una rotazione esterna dell'osso palatino destro con un adattamento della grande ala destra dell'osso sfenoide in rotazione interna.
Presentava altresì una contrattura marcata del piano muscolare del pavimento pelvico sul lato sinistro e un adattamento dell'osso iliaco sinistro in posteriorità.
In altri termini il problema in questo Paziente originava a livello del palato e si trasmetteva verso il basso fino al piede coinvolgendo anche il bacino.
In effetti, ad un esame anamnestico più dettagliato, il Paziente ha successivamente affermato di aver cominciato ad avere problemi al piede in seguito ad un'estrazione dentale sul lato destro.
Pertanto, in sintesi, l'estrazione ha provocato un adattamento in rotazione a livello del palato e di riflesso sulla base del cranio; attraverso connessioni cranio sacrali il problema si è trasmesso al bacino e quindi al piede.
Corrette le disfunzioni, il problema si è risolto nell'arco di alcune settimane.
Per inciso il Paziente aveva già provato solette correttive e terapie locali ma senza avere alcun riscontro sui sintomi; questo perché l'origine del problema non si trovava a livello del piede.