Chi sono
Paolo Saccardi è un rinomato
Osteopata di Genova
Lo Studio è in Genova centro ed è raggiungibile in auto e in bus
Che cosa è l'Osteopatia
L'Osteopatia è una terapia complementare riconosciuta dall'OMS.
È una metodica manuale dolce, indolore, a rischio zero ed è praticabile su tutti.
Cosa cura l'Osteopatia
cervicale, mal di testa, mal di schiena, ernia del disco, fibromialgia, scoliosi, anca, spalla, fascite plantare, ginocchio, spina calcaneare, tunnel carpale
Come funziona l'Osteopatia
Il tuo problema è risolvibile con l'Osteopatia?
In quante sedute?
Come funziona il trattamento?
Quanto costa l'Osteopatia
Alta qualità in poche sedute
a costi sostenibili
prenota un controllo a
COSTO ZERO
Se cerchi una soluzione a dolori ossei, articolari e muscolo tensivi, allora benvenuto!
L'Osteopata tratta i dolori in maniera efficace e duratura.
Lo Studio di Osteopatia di Paolo Saccardi si trova in Genova centro ed è facilmente raggiungibile in auto e con i mezzi pubblici.
Ecco i nostri tre punti di forza:
1 - Osteopatia: un metodo vincente
Il nostro primo punto di forza sta nel metodo stesso: l'Osteopatia.
L'Osteopatia garantisce una percentuale di successo altissima.
È efficace contro il dolore e il beneficio dura molto a lungo.
2 - Professionalità
Siamo sulla piazza da circa 20 anni.
Vantiamo un alto livello tecnico, garantiamo trasparenza e onestà.
3 - Costi sostenibili
In media lavoriamo in due o tre sedute, anche se dipende dai casi.
Inoltre è possibile usufruire di un controllo a COSTO ZERO quindi se per te non possiamo fare nulla, allora non pagherai nulla.
Vuoi provare l'Osteopatia?
Ne siamo lieti!
Prima però devi verificare che l'Osteopatia sia una soluzione al tuo problema.
Intanto puoi scoprire cosa cura l'Osteopata in modo da capire se il tuo problema rientra nelle nostre casistiche.
Il nostro consiglio comunque è quello di prenotare controllo a COSTO ZERO.
Presso lo Studio di Osteopatia di Paolo Saccardi, situato in Genova centro, il controllo non è impegnativo.
Inoltre dal vivo riusciamo a capire meglio se il tuo problema può essere risolto con l'Osteopatia.
Sì. L'Osteopatia ha un margine di successo estremamente elevato.
Naturalmente dipende dal problema presentato.
L'Osteopata ovviamente non cura tutto, si occupa solo di determinate patologie (guarda cosa cura l'Osteopata).
In ogni caso l'Osteopatia rappresenta una soluzione d'eccellenza: moltissime metodologie riabilitative sono basate su principi osteopatici.
Le correzioni, se fatte in maniera corretta, si mantengono teoricamente a tempo indeterminato.
È come rimettere sui binari un treno deragliato: una volta al suo posto, se non succedono incidenti, non c'è ragione che deragli di nuovo.
In realtà nel corso del tempo è possibile subire nuovi "incidenti" e quindi acquisire nuove disfunzioni: purtroppo è inevitabile.
Mediamente, sulla base delle nostre valutazioni statistiche, il beneficio di un iter osteopatico dura circa da uno a due anni.
L'Osteopatia costa poco.
Potrebbe sembrare un paradosso ma in realtà l'Osteopatia costa poco proprio perché funziona: prima guarisci, prima smetti di spendere soldi per curarti.
No. L'Osteopatia non è dolorosa.
Da un punto di vista terapeutico dolore è sempre controproducente perché fa irrigidire il Paziente.
Le tecniche osteopatiche invece sono orientate al rilassamento delle strutture quindi il Paziente non percepisce mai dolore durante il trattamento osteopatico.
Alcuni Pazienti sperano di ottenere risultati già a partire dalla prima seduta e, quando questo non si verifica, scoraggiati abbandonano il trattamento osteopatico.
In effetti ottenere risultati alla prima seduta è statisticamente difficile: questo aspetto deve essere chiaro da subito per non costituire motivo di scoraggiamento in seguito.
Fare una seduta per poi abbandonare subito rappresenta un errore: si spendono soldi senza avere benefici.
Invece di nutrire aspettative poco realistiche, cerca piuttosto di informarti esattamente su come funziona l'Osteopatia in modo da farti un'idea chiara dei reali meccanismi di funzionamento del metodo osteopatico.
Inoltre, per chiarire ogni dubbio fin dall'inizio, è consigliabile approfittare delle consultazioni a COSTO ZERO che lo Studio mette a disposizione per tutti i Pazienti e optare in tranquillità per scelte vantaggiose.
L'Osteopatia non è una tecnica manipolativa.
La paura del dolore si fonda sulla falsa credenza che l'Osteopata sia una sorta di "scricchiola ossa" magari anche un po' forzuto e che impieghi tutta la sua forza per schiacciare la schiena ai Pazienti o per ruotare loro il collo fino a sentirlo scricchiolare!
Questa visione caricaturale dell'Osteopatia, anche se del tutto falsata, è purtroppo ancora diffusa e contribuisce allo sviluppo di paure completamente infondate.
Allora per ricapitolare:
Le tecniche applicate nello Studio di Osteopatia di Paolo Saccardi, in Genova centro, sono assolutamente indolori e super sicure.
L'Osteopatia praticata dall'Osteopata Paolo Saccardi è costituita da manovre a impatto zero e allo stesso tempo della massima efficacia.
Quindi se hai un problema è meglio che tu ti faccia trattare se vuoi risolverlo, a maggior ragione se il tuo è un problema invalidante.
Qualcuno chiede: ora ho troppo male, che ne dice se vengo quando sto meglio?
Paolo Saccardi risponde: dall'Osteopata si va quando si sta male, per far passare il male, non quando si sta bene!
Molte persone pensano che più il problema è invalidante e importante, più la terapia debba essere aggressiva o comunque di una potenza proporzionale al dolore percepito.
Il ragionamento tipico è: se ho un forte dolore che mi tormenta da mesi qualche manovra manuale sicuramente non è sufficiente, ci vuole ben altro!
Niente di più falso.
Se hai un dolore lancinante sotto un piede per colpa di una spina la soluzione non è tagliare il piede (terapia strong) ma togliere la spina (terapia soft).
L'aggressività del gesto terapeutico non ha niente a che vedere con la gravità del problema presentato.
Il successo della terapia dipende dal livello a cui agisce la terapia: più si riesce a risalire alle cause prime di un problema, più la terapia sarà efficace e indolore.
Le barriere motorie che si trovano a livello delle disfunzioni primarie non necessitano che poche decine di grammi per essere ridotte.
Quindi l'Osteopata agisce in maniera soft non per bontà d'animo ma perché questa è generalmente la soluzione tecnica ottimale per risolvere i problemi: tutto qua.
L'Osteopatia prevede manovre precise e mirate con impiego di minima forza perché tali manovre garantiscono il massimo risultato.
No.
Con l'Osteopatia non si entra mai in un meccanismo di dipendenza.
L'idea di molti è che l'Osteopatia funzioni come un massaggio o come una pillola: finito l'effetto, finito il beneficio e poi siamo punto e a capo.
In realtà non funziona così: la correzione osteopatica rimane, viene assimilata, conservata dall'organismo e dura nel tempo.
Non solo, ma lavora nel tempo e tende a consolidarsi sempre di più.
In questo modo non vi è necessità di fare molte sedute, il 90% dei problemi presentati si risolve in due o tre sedute.
Proprio perchè le correzioni vengono mantenute, non si diventa schiavi del metodo: una volta risolta la situazione la persona è libera di tornare a fare la propria vita.
Se in futuro ci sarà di nuovo bisogno, si vedrà.
A volte passano anni prima che una persona abbia di nuovo necessità di farsi vedere.
Per rispondere dobbiamo partire da una considerazione elementare: l'Osteopatia è una terapia manuale.
Questo significa che l'Osteopata, per lavorare, deve necessariamente entrare in contatto fisico con il Paziente e quindi la presenza di troppi indumenti normalmente non aiuta.
Inoltre, allo scopo di fare trattamenti efficaci, è necessario esplorare il corpo a trecentosessanta gradi: vale a dire che anche se ho male al collo, devo comunque controllare tutta la colonna e gli arti inferiori se voglio fare trattamenti realmente utili.
Non è possibile esplorare solo il segmento dolente: l'indagine globale è proprio ciò che distingue l'Osteopatia dalla maggior parte delle altre metodiche manuali ed è anche ciò che la rende così efficace nella risoluzione dei problemi.
Rinunciare a questa impostazione significa rinunciare a risolvere il problema.
Detto questo va comunque precisato che per un trattamento osteopatico non è necessario essere completamente spogliati: la biancheria intima resta ovviamente sempre indosso e capi di abbigliamento come canottiere o magliette leggere non creano problemi.
Anche leggings leggeri o collant non sono veri ostacoli in quanto, essendo molto aderenti, non impediscono di percepire lo stato funzionale delle fasce muscolari e il livello di contrattura dei muscoli.
Solo in qualche caso, per esempio trattando il pavimento pelvico, si rende necessario scoprire un po' di più il bacino, ma comunque sempre mantenendo indosso la biancheria intima!
Certamente più il Paziente è ispezionabile, più agevole sarà il lavoro dell'Osteopata, ma in ogni caso, un compromesso sensato, ragionevolmente, si trova sempre.
Infine il senso di timidezza o di imbarazzo è anche molto legato al tipo di rapporto tra Paziente e Osteopata: un professionista serio, preparato e competente non mette mai in imbarazzo un Paziente ma al contrario lo fa sentire a proprio agio, spiegando accuratamente ciò che è necessario fare e chiedendo sempre il permesso al Paziente prima di agire.
Personalmente, seguendo questo tipo di impostazione metodica, non ho mai avuto problemi di imbarazzo, soprattuto da parte del pubblico femminile, particolarmente esposto a questo tipo di sensibilità.
Non mi interessa "risolvere il problema alla radice", mi basta annullare momentaneamente il sintomo.
Sì ma per quanto tempo? Un giorno, una settimana? E poi? Siete di nuovo punto a capo. Continuate a perdere tempo e denaro, magari poco per volta, ma nel complesso tantissimo e soprattutto senza mai arrivare ad una soluzione stabile.
Se ho male in una parte del corpo voglio che il terapista curi solo quella parte: secondo me trattare tutto il corpo fa solo perdere tempo, meglio concentrarsi direttamente sul problema.
A volte ho male a un piede a causa di un problema intrinseco del piede: in questo caso tratto il piede. Tuttavia questa è un'eventualità statisticamente piuttosto rara. La maggior parte delle volte l'origine del problema è altrove. Per questo è necessario indagare sempre a trecentosessanta gradi.
Voglio che il terapista esegua manovre decise ed eserciti forti pressioni: le manovre lievi secondo me sono inutili.
L'elemento vincente non è la quantità di forza impiegata ma capire dove impiegarla. È inutile sparare con un cannone se si sbaglia mira: il risultato sarà zero. Del resto, una volta capito dove bisogna agire, la forza necessaria a risolvere una disfunzione è sempre minima: barriere motorie anche importanti richiedono forze comunque mai superiori a poche decine di grammi. Inoltre troppa forza limita la sensibilità che è fondamentale per capire le reazioni dei tessuti.
Voglio che il terapista prema sui miei punti dolorosi: secondo me più il trattamento è doloroso, meglio starò dopo.
Il punto doloroso, o punto trigger, non è un punto molto indicativo a fini terapeutici. Le disfunzioni primarie infatti molto spesso sono "silenti", non fanno male; ma è da loro che dipende tutto. Quindi agire sui punti dolorosi in quanto tali ha poco senso, a meno che casualmente non siano anche sedi di disfunzioni primarie
Voglio che il terapista mi faccia scricchiolare la schiena.
Un grande effetto scenico non sempre è accompagnato da efficacia terapeutica: uno scricchiolio generale non è difficile da procurare, è sufficiente premere con forza sul dorso per sentire rumori di tutti i tipi. Purtroppo tali manovre sono talmente aspecifiche da risultare assolutamente inefficaci se non addirittura dannose: attenti a chi vuole farvi scricchiolare solo per dimostrare a tutti quanto è bravo!
Voglio che il terapista mi trazioni forte il collo.
No comment.
Voglio affidarmi a macchine tecnologiche, non penso si possa curare un dolore solo con le mani.
La mano umana è uno strumento altamente tecnologico. Innanzitutto è uno strumento estremamente sensitivo: al tempo stesso è in grado di rilevare fremiti, vibrazioni, pulsazioni, movimenti dell'ordine del micron (millesimo di millimetro!) oltre che temperatura e grado di umidità. È in grado di sviluppare forze che vanno da decimi di grammo a parecchi kilogrammi; è in grado di sviluppare movimenti fini di altissima precisione ed è uno strumento operativo estremamente versatile. Personalmente non credo possa esistere un artefatto tecnologico in grado di sostituire una mano, anche in considerazione del fatto che attraverso la mano il Terapista è in grado di trasmettere sicurezza, fiducia, tranquillità ed entrare in piena empatia con il Paziente: questi aspetti non sono affatto secondari in un rapporto così intimo come quello terapeutico e spesso sono determinanti per la buona riuscita della stessa terapia.
L'Osteopatia è una forma di assistenza privata, quindi per me è troppo costosa.
Niente di più falso. L'Osteopatia è realmente economica per il semplice motivo che, andando direttamente all'origine del problema, riesce a risolverlo in poche sedute. E oltre a risparmiare denaro il Paziente risparmia anche tempo. Provate a confrontare con altri metodi per rendervene conto.
Non ho mai sentito parlare degli Osteopati; preferisco affidarmi alle figure sanitarie che già conosco.
Se non conosco non mi fido, è ovvio. In questo caso è necessario informarsi. Attualmente l'Osteopatia è riconosciuta ufficialmente negli Stati Uniti, in Canada, in Australia, in Nuova Zelanda, in Israele, in Gran Bretagna e in Francia.
Penso che l'Osteopatia possa essere pericolosa: meglio affidarsi a terapie ufficiali.
Anche in questo caso è necessario informarsi meglio. Una Polizza assicurativa da Osteopata costa meno rispetto ad una polizza RC auto o moto. Cioè un Osteopata rischia di fare più danni andando in studio in scooter che trattando i Pazienti con l'Osteopatia. Fate un po' voi.