Nausea
Osteopatia Genova

Lo Studio di Osteopatia di Paolo Saccardi tratta la nausea.

In molti casi la nausea dipende da problemi funzionali per cui l'Osteopatia rappresenta una valida soluzione.

Attenzione: in alcuni casi la nausea è associata a patologie o condizioni cliniche di competenza medica per cui un percorso osteopatico può essere intrapreso solo dopo aver escluso questa eventualità.

Definizione

La nausea è un sintomo complesso. In generale può essere definita una sensazione di malessere riferita allo stomaco e alla parte superiore del torace fino alla gola.

In realtà coinvolge la persona nella sua globalità poiché tale sensazione non resta confinata in uno specifico distretto corporeo ma restituisce sensazioni neurovegetative globali, non sempre facilmente definibili.

In ogni caso la nausea è sempre collegata a una sensazione di vomito e, se molto accentuata, può provocare conati di vomito.

Cause

In molti casi la nausea può dipendere da problemi osteopatici, soprattutto a livello della base del cranio e a livello cervicale.

Tuttavia la nausea è un sintomo molto aspecifico, nel senso che può essere l'espressione di moltissime patologie e condizioni cliniche che, come già specificato, devono essere escluse prima di tentare una soluzione osteopatica.

Vediamo a seguire le principali cause cliniche e patologiche che possono dare origine a sensazione di nausea.

Cause gastroenteriche

Disordini a livello di tutti gli organi gastroenterici, associati all'apparato digerente, possono provocare nausea.

Quindi gastrite, gastroenterite, malattia da reflusso gastroesofageo, epatite, affezioni della cistifellea, pancreatite, occlusione intestinale, costipazione, appendicite, colite, oltre tutte le forme tumorali, per citare le principali classi di patologie.

Cause encefaliche

In generale le compressioni encefaliche, come un aumento di pressione intracranica, provocano sempre nausea, come anche eventuali esiti di traumi cranici.

Inoltre mal di testa, emicrania, cefalea tensiva, cefalea a grappolo, meningite, o malattie gravi come tumori al cervello, ictus ed emorragie cerebrali possono provocare nausea.

Disfunzioni dell'equilibrio

Le alterazioni della funzione dell'equilibrio provocano quasi sempre nausea come sintomo indotto.

L'alterazione della stabilità, infatti, provoca continui adattamenti posturali di compenso che normalmente sono in discordanza con il feedback visivo e questa disarmonia provoca, come risultato finale, un senso di nausea.

Fra i disturbi più comuni dell'equilibrio ricordiamo la vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB), la labirintite, la neuronite vestibolare, la sindrome di Ménière.

Bisogna comunque considerare che molte di queste affezioni possono avere una base osteopatica (vedi vertigini).

Disfunzioni della vista

Per lo stesso principio appena esposto, le alterazioni della vista possono provocare afferenze visive in discordanza con le afferenze propriocettive e vestibolari per cui il risultato finale è un senso di nausea.

In questi casi bisogna intervenire sulla correzione della vista per cui è necessario consultare un Oculista.

Chinetosi

La chinetosi è un disturbo, che si esprime prevalentemente con la nausea, che alcuni Pazienti manifestano in seguito a movimenti ritmici o irregolari del corpo.

Per esempio molte persone soffrono la nausea in automobile o in nave, cioè una forma di nausea dovulta alla permanenza su veicoli semoventi.

La chinetosi è strettamente collegata alle funzioni visiva e vestibolare, soprattutto dipende dalla mancata coordinazione delle informazioni visive e vestibolari.

Molti Pazienti che soffrono di chinetosi trovano conforto semplicemente assumendo una posizione orizzontale o chiudendo gli occhi, cioè annullando una delle due afferenze o entrambe.

Gravidanza

Durante la gravidanza, la variazione del tasso ematico degli ormoni femminili provoca uno stato di parasimpaticotonia permanente che spesso si esprime, fra l'altro, con la nausea.

Questo stato ormonale è particolarmente accentuato durante i primi tre mesi per cui, in questo periodo, gli attacchi di nausea si manifestano in maniera più aggressiva.

La nausea in questa fase, per quanto molto fastidiosa, rappresenta un fenomeno fisiologico poiché non è il risultato di una disfunzione ma di un processo fisiologico specifico.

Cause farmacologiche

In molti casi la nausea rappresenta l'effetto collaterale di alcuni farmaci.

In questi casi è necessario affrontare il problema con il Medico di Medicina Generale o con uno Specialista per valutare la possibilità di sostituire o sospendere il farmaco responsabile della nausea.

Tuttavia è necessario essere consapevoli di questa possibilità ed escluderla prima di intraprendere percorsi terapeutici.

Sintomi associati

La nausea può presentarsi da sola o, talvolta, associata a specifiche sintomatologie fra cui le più ricorrenti:

In questi casi normalmente si è in presenza di un quadro osteopatico per cui una revisione è assolutamente consigliata.

In caso invece di situazioni più complesse è necessario rivolgersi al Medico di Medicina Generale, in particolare quando la nausea è associata a:

Diagnosi

La nausea, come già esposto, può dipendere da svariate cause, in parte cliniche in parte funzionali, per cui effettuare una diagnosi accurata è il primo passaggio essenziale.

Soprattutto è necessario indagare in caso di nausea persistente, allo scopo di identificare con esattezza la causa primaria.

I principali esami che vengono richiesti sono:

In caso di negatività, allora è ipotizzabile una causa funzionale cioè osteopatica.

Ricordiamo che la formulazione della diagnosi è una procedura di competenza medica.

Rimedi tradizionali

Il trattamento della nausea dipende dalla causa primaria da cui dipende.

Dal momento che la nausea può dipendere da una moltitudine di cause diverse, una diagnosi corretta è fondamentale.

In molti casi, tuttavia, la patologia o la condizione alla base della nausea non sono risolvibili in tempi rapidi o rappresentano situazioni non eliminabili.

In questi casi esistono rimedi contro la nausea in quanto sintomo:

Trattamento osteopatico della nausea

È necessario precisare che il trattamento osteopatico non interviene su tutti i tipi di nausea ma esclusivamente sulla nausea collegata a disguidi funzionali.

Per questo motivo, prima di intraprendere un percorso osteopatico, è necessario avere escluso cause patologiche o condizioni cliniche specifiche.

In caso di nausea di natura funzionale l'Osteopatia rappresenta un rimedio estremamente efficace poiché, attraverso le tecniche osteopatiche, è possibile effettuare correzioni stabili in grado di durare nel tempo.

Il trattamento osteopatico per la nausea è orientato prevalentemente al cranio e al tratto cervicale, oltre che al torace, ma, in ogni caso, è necessario revisionare l'intero apparato locomotore e l'adattamento dinamico dei visceri.

Vediamo a seguire i principali settori di intervento.

Adattamenti osteopatici cranio-sacrali

Il sistema cranio-sacrale deve essere sempre attentamente revisionato in caso di nausea cronica poiché adattamenti funzionali o compressioni a questo livello possono facilmente dare origine a nausea.

In generale tutte le compressioni intracraniche provocano nausea, come per esempio in alcune specifiche patologie neurologiche.

Tuttavia, anche in assenza di condizioni gravi, una compressione di origine funzionale a livello del cranio può comunque dare origine a un senso di nausea molto fastidioso.

Le tensioni osteopatiche del cranio, infatti, limitando la possibilità di adattamento plastico della volta, fanno sì che le strutture intracraniche siano soggette a limitazioni dinamiche.

Il trattamento osteopatico permette di liberare il cranio dalle tensioni interne garantendo il ripristino di un adattamenti plastico fisiologico e permettendo di scaricare le pressioni interne eccessive.

Adattamenti osteopatici cervicali

Le tensioni muscolo fasciali del tratto cervicale possono dare facilmente origine a nausea.

Il dolore cervicale si accompagna spesso a sintomatologie accessorie tra cui soprattutto vertigini, mal di testa e nausea.

Queste situazioni partono sempre da un medesimo quadro adattativo, nel senso che una situazione di compromissione funzionale a livello cervicale non provoca solo dolore ma anche una serie di sintomatologie accessorie, fra cui la nausea.

La revisione del tratto cervicale è pertanto fondamentale.

A questo livello è possibile riscontrare limitazioni della mobilità vertebrale ma soprattutto tensioni muscolari e fasciali.

Generalmente sono coinvolti i grandi muscoli del collo ma anche e soprattutto i piccoli muscoli sotto occipitali, le catene prevertebrali e le fasce cervicali, in particolare la fascia cervicale media.

Le tensioni di queste strutture provocano generalmente una grande rigidità a livello cervicale e spesso senso di nausea.

Le tecniche osteopatiche permettono di sciogliere le tensioni muscolari e liberare il tratto cervicale.

Adattamenti osteopatici dorsali e della gabbia toracica

A livello dorsale è possibile riscontrare tensioni importanti in grado di riflettersi verso l'alto.

In generale la sezione più coinvolta è il tratto dorsale alto, per lo meno fino a D5, e soprattutto le prime vertebre dorsali e le prime due teste costali, davanti a cui si trovano gangli ortosimpatici.

Inoltre dal tratto dorsale partono muscoli che si dirigono al collo per cui una tensione di questa zona provoca un irrigidimento del tratto cervico-dorsale.

A livello dorsale è possibile riscontrare adattamenti osteopatici sia a livello vertebrale che costale.

Le vertebra maggiormente coinvolte sono le prime vertebre dorsali mentre, per quanto riguarda la gabbia toracica, a livello costale sono spesso presenti numerosissime tensioni in virtù della moltitudine di inserzioni muscolari ivi presenti.

Adattamenti osteopatici viscerali

In caso di nausea è necessario verificare che non siano presenti tensioni a livello viscerale.

Col termine viscerale si fa soprattutto riferimento alle strutture assegnate all'apparato respiratorio e soprattutto all'apparato digerente.

A livello cervicale bisogna trattare le eventuali tensioni di faringe e laringe, che spesso provocano anche tosse secca, oltre che difficoltà alla deglutizione.

A livello dorsale è necessario alleggerire gli organi del mediastino, vale a dire le strutture fibrose retrosternali che ospitano e sostengono il cuore e i grossi vasi.

A livello addominale si trattano i visceri sotto-diaframmatici, cioè fegato e stomaco, oltre che la matassa intestinale fino alle fosse iliache e al pube.

In via accessoria è sempre utile verificare anche il piccolo bacino, vale a dire vescica, utero e retto, poiché non di rado a partire da queste strutture originano catene tensive ascendenti.

Casi reali

Riferisco il caso di una Paziente di 35 anni, sofferente da più di un anno di dolori cervicali e cefalea con associata nausea cronica.

La nausea, nello specifico, costituiva in realtà il problema principale poiché, rappresentava il sintomi maggiormente fastidioso in quanto praticamente sempre presente.

Mentre la componente dolorosa aveva caratteri di intermittenza, la nausea era praticamente cronica.

Dal momento che questa Paziente svolge mansioni di segretaria, la nausea si stava trasformando in una causa di invalidità professionale poiché la permanenza davanti al monitor del computer rappresentava il principale meccanismo scatenante.

Inoltre l'utilizzo del mouse con la mano destra accentuava la nausea, oltre che in generale tutta la sintomatologia cervicale.

La Paziente solitamente alternava rimedi farmacologici a cicli di massaggi o di riabilitazione, aveva anche acquistato una sedia ergonomica per l'ufficio a sue spese, aveva tentato l'agopuntura e addirittura l'ipnosi ma, nel corso del tempo, la situazione era rimasta sostanzialmente invariata.

La Paziente è infine approdata all'Osteopatia su consiglio di una conoscente.

All'esame osteopatico presentava una seria di adattamenti a livello della base del cranio e del tratto cervico-dorsale, oltre che uno squilibrio importante a livello del piede destro, in conseguenza di una brutta distorsione avvenuta circa due anni prima.

Corretti tali adattamenti la situazione è nettamente cambiata: liberando il tratto cervicale, la nausea è regredita in maniera significativa nel giro di una decina di giorni, per poi arrivare a scomparire nel giro di un mese.

Il ciclo di trattamento globalmente si è articolato in quattro sedute distribuite in un mese e mezzo.

Il beneficio del trattamento si è stabilizzato nel tempo, nel senso che la Paziente non ha più riferito nausea nei mesi successivi.

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