Gonfiore addominale
Osteopatia Genova
Lo Studio di Osteopatia di Paolo Saccardi tratta i problemi di gonfiore addominale e pancia gonfia.
Molto spesso questi problemi dipendono anche da cause funzionali per cui l'Osteopatia rappresenta una valida soluzione o comunque contribuisce a ridurne l'entità.
- Trattamento osteopatico
- Casi reali
- Definizione
- Cenni di fisiologia intestinale
- Cause
- Segni e sintomi
- Rimedi tradizionali
Definizione
La sensazione di gonfiore addominale rappresenta un sintomo gastrointestinale molto diffuso, spesso definito come una sensazione di pancia gonfia o di aria nella pancia, e si stima che interessi circa il 10% della popolazione.
Le zone maggiormente interessate da gonfiore addominale sono la parte centrale dell'addome, che va dalla zona epigastrica (bocca dello stomaco) alla zona ipogastrica (pube), e gli ipocondri destro e sinistro, cioè la zona dell'appendice a destra e la zona controlaterale sinistra.
Nella maggior parte dei casi il gonfiore addominale è un fenomeno benigno, parafisiologico, anche se in qualche caso può essere l'espressione di specifiche patologie.
Il gonfiore addominale non va però confuso con la tensione addominale o distensione addominale, un segno clinico ben preciso spesso collegato alla presenza non di aria bensì di liquido intra-addominale: in questo caso si ha ascite, sempre collegata a eventi patologici.
Cenni di fisiologia intestinale
Normalmente nel tubo digerente sono presenti 100 – 150 ml di gas, pur con sensibili variazioni soggettive. Tra essi soprattutto azoto, idrogeno, ossigeno, monossido di carbonio e metano.
Il gas intestinale è prodotto per la maggior parte dai processi digestivi e, in parte minore, dai processi metabolici della flora intestinale che degrada e si rigenera continuamente.
Il gas è eliminato dall'intestino attraverso tre vie principali:
- Assorbimento intestinale (perfusione) e successiva eliminazione polmonare (ventilazione).
- Eruttazione: eliminazione di gas atmosferico ingerito con la deglutizione (aerofagia).
- Flautulenza: eliminazione di gas prodotto dal metabolismo intestinale attraverso processi di meteorismo.
In alcune situazioni, tuttavia, questi equilibri non riescono a essere rispettati: il risultato è lo sviluppo di gonfiore addominale e pancia gonfia.
Cause
Il gonfiore addominale si sviluppa o quando il gas prodotto all'interno dell'apparato digerente è eccessivo rispetto ai meccanismi di espulsione o quando vi sono difficoltà di transito nell'apparato digerente.
In qualche caso possono essere presenti anche motivi di ordine culturale, per esempio alcuni Pazienti, per educazione, rinunciano a espletare funzioni di eruttazione o flautilenza.
Tuttavia, nella maggior parte dei casi, le cause di gonfiore addominale sono soprattutto legate ad abitudini scorrette, alcune patologie o cause osteopatiche.
Cause abitudinarie o patologiche
Cattive abitudini o patologie possono dare origine a un accumulo di gas intestinali:
- Dieta scorretta o sbilanciata.
- Ansietà: una delle principali cause di gonfiore addominale.
- Aerofagia: la deglutizione di aria può avvenire durante i pasti consumati troppo rapidamente o a causa di particolari abitudini (chewingum).
- Patologie del tubo digerente: gastrite o acidità di stomaco, steatosi epatica, la calcolosi o litiasi biliare, colon irritabile, rettocolite ulcerosa, morbo di Crohn, gastroenterite virale, ecc.
- Disordini della flora batterica intestinale.
- Intolleranze alimentari: lattosio, glutine, ecc.
- Ipersensibilità ai FODMAP (fermentable oligosaccharides, disaccharides, monosaccharides and polyols): non si tratta di una vera intolleranza ma di una ipersensibilità ai carboidrati.
- Effetto collaterale di farmaci: soprattutto antibiotici.
- Effetto collaterale del ciclo mestruale.
Cause osteopatiche
Da un punto di vista osteopatico, i fattori restrittivi in grado di provocare gonfiore addominale sono almeno di due tipi:
- Fattori meccanici: tensioni muscolo-fasciali della parete addominale o del tratto dorso-lombare, come anche aderenze addominali, possono dare origine a strozzamenti o a rallentamenti del transito intestinale.
- Fattori nurovegetativi: adattamenti osteopatici a livello della base del cranio possono dare restrizioni sui nervi vaghi (parasimpatico) mentre tensioni del tratto dorso lombare possono disturbare la catena gangliare paravertebrale (ortosimpatico).
Per questo motivo, allo scopo di eliminare il gonfiore addominale, curare le cattive abitudini o eventuali patologie molto spesso non è sufficiente: è necessario eliminare la componente osteopatica.
Segni e sintomi
Il gonfiore addominale restituisce tipicamente una sensazione di pancia gonfia e una sensazione di aria nella pancia.
Tale sensazione generalmente aumenta dopo i pasti ma in realtà è sempre presente e provoca impaccio ai movimenti e malessere generale.
Il gonfiore addominale talvolta può essere associato a:
- Dolori e crampi addominali
- Diarrea
- Stipsi
- Mal di schiena
- Disturbi all'alvo
Rimedi tradizionali
In prima istanza è necessario trattare eventuali patologie mediche, qualora presenti, eventualmente associate a gonfiore addominale.
In caso invece di gonfiore addominale idiopatico, solitamente i principali consigli sono:
- Regolarizzare le abitudini alimentari
- Perdere peso
- Ridurre lo stress
- Svolgere attività fisica
- Ricorrere a rimedi naturali: carbone vegetale, ecc.
Trattamento osteopatico del gonfiore addominale
Il trattamento osteopatico del gonfiore addominale agisce essenzialmente a due livelli:
- Livello meccanico: allo scopo di eliminare gli ostacoli meccanici al transito intestinale è necessario sciogliere le tensioni muscolo-fasciali della parete addominale e del tratto dorso-lombare.
- Livello neurovegetativo: allo scopo di eliminare le perturbazioni neurovegetative in grado di alterare le funzioni intestinali, è necessario agire soprattutto sulla base del cranio (nervi vaghi) e sul tratto dorso lombare (gangli ortosimpatici).
Vediamo a seguire.
Adattamenti osteopatici cranio-sacrali
Dalla base del cranio, in particolare dai forami giugulari, emergono i due nervi vaghi, che stimolano la funzionalità dell'apparato digerente, in particolare aumentando le secrezioni e la peristalsi.
Gli adattamenti osteopatici della base del cranio, provocando compressioni sui forami giugulari, possono ridurre la funzionalità dei nervi vaghi.
Il risultato è un rallentamento della peristalsi con conseguente aumento di ristagno e produzione di gas.
In ogni caso gli adattamenti cranio-sacrali, al di là dell'azione specifica sui nervi vaghi, possono provocare un aumento del tono ortosimpatico in generale andando quindi a perturbare la funzionalità intestinale.
Per questo motivo, in caso di gonfiore addominale, il riequilibrio del sistema cranio-sacrale è assolutamente prioritario.
Adattamenti osteopatici del tratto dorso-lombare
Anteriormente alle vertebre dorsali e lombari, in posizione leggermente laterale, è presente la catena di gangli ortosimpatici, da cui originano i nervi ortosimpatici destinati ai visceri.
Le perturbazioni osteopatiche del tratto dorso lombare si ripercuotono quindi sulla funzionalità intestinale andando ad alterare la peristalsi e l'attività secretoria.
In molti casi anche le alterazioni della gabbia toracica hanno un'influenza sotto questo punto di vista poiché i gangli ortosimpatici si trovano proprio davanti alle articolazioni costo vertebrali.
Pertanto, oltre che la colonna vertebrale, deve essere revisionato anche il torace, in particolare i muscoli intercostali e i grandi muscoli toraco-appendicolari destinati all'arto superiore.
Adattamenti osteopatici del diaframma
In considerazione di quanto appena esposto, il diaframma va attentamente revisionato poiché le contratture di questo muscolo hanno un'influenza diretta sulla gabbia toracica e quindi sui gangli ortosimpatici.
Inoltre le contratture del diaframma danno una compressione sui visceri addominali, soprattutto stomaco e fegato, immediatamente sottostanti.
Le compressioni, in questo modo, si trasferiscono sul colon trasverso, andando ad ostacolare e rallentare il transito.
Le compressioni a questo livello spesso creano gonfiore in fossa iliaca destra e sul fianco destro poiché il materiale chilifero e i gas non riescono a procedere in vanti e si accumulano a livello cecale.
Adattamenti osteopatici dell'addome
Le contratture e le tensioni della parete addominale devono essere prese in massima considerazione.
L'addome non è solo un semplice "contenitore di visceri" ma ha un ruolo attivo da un punto di vista funzionale.
Il mantenimento di un corretto tono muscolare addominale, infatti, è fondamentale alla buona funzionalità dell'intestino, soprattutto tenue.
In caso si lassità addominale le anse tendono a dislocarsi se non addirittura a erniare, mentre in caso di ipertono la matassa intestinale risulta compressa.
Inoltre internamente alla parete addominale è presente il legamento rotondo del fegato, una struttura fibrosa derivata dall'obliterazione della vena ombelicale del feto, che collega l'ombelico al fegato.
Quindi una tensione della parete addominale ha una ripercussione diretta su questo grande organo portando compressioni sul colon trasverso e sul tenue.
Casi reali
Riferisco il caso di una casalinga di 46 anni che lamentava un gonfiore addominale associato a pubalgia da diversi mesi.
Il problema di pancia gonfia era insorto in concomitanza della pubalgia ed era ormai presente da diversi mesi.
Questa paziente aveva incominciato a riferire dolore in zona pubica e le era stata diagnosticata una pubalgia retto-adduttoria che peraltro coinvolgeva anche l'anca destra.
Parallelamente a questo la Paziente aveva anche cominciato ad avvertire una sensazione di pancia gonfia, riferendo di avere costantemente la pancia piena d'aria.
I due problemi erano stati affrontati separatamente, per cui per la pubalgia era seguita da un Fisiatra mentre per il gonfiore addominale da un Gastroenterologo.
Il problema, tuttavia, continuava a persistere per cui la Paziente ha tentato la soluzione osteopatica su consiglio di amici già Pazienti dello Studio.
All'esame osteopatico presentava una restrizione craniale di notevole entità, soprattutto a destra, un blocco sacro-iliaco destro e un complesso adattamento muscolo fasciale a livello addominale e inguinale.
In seguito a un ciclo di tre sedute distribuite in circa un mese la situazione è nettamente migliorata.
Il gonfiore addominale è scomparso e anche la pubalgia si è notevolmente ridotta: la Paziente ha successivamente effettuato una seduta aggiuntiva dopo un paio di settimane per risolvere definitivamente la pubalgia ma il gonfiore addominale si è risolto in tempi più brevi.
In questo caso pubalgia e gonfiore erano collegati, cioè erano due effetti di un medesimo quadro adattativo per cui sarebbe stato impossibile risolverli separatamente.