Dolore facciale
Osteopatia Genova
Lo Studio di Osteopatia di Paolo Saccardi tratta il dolore facciale.
Il dolore alla faccia, o algia facciale, può dipendere da patologie mediche ma, in moltissimi casi, può essere l'espressione di adattamenti funzionali, di competenza osteopatica.
Pertanto l'Osteopatia può essere utile a ridurre il dolore facciale, talvolta in maniera significativa.
Cause e tipologie di dolore facciale
Il dolore facciale non si manifesta in maniera univoca ma, a seconda della causa da cui dipende, presenta varianti significative nella modalità espressiva.
In questo modo la localizzazione, le caratteristiche generali e l'intensità del sintomo variano a seconda dei casi.
Vediamo quindi a seguire le principali cause di dolore facciale e le relative espressioni sintomatiche.
Dolore facciale atipico (AFP)
Il dolore facciale atipico non è collegabile a patologie note e rappresenta una delle tipologie di dolori facciali maggiormente diffuse.
Il dolore facciale atipico, da un punto di vista statistico, colpisce prevalentemente le donne in età matura e insorge dopo chirurgia odontoiatrica.
Il dolore facciale atipico può manifestarsi con:
- Dolori diffusi profondi e unilaterali che possono irradiarsi alla testa e al collo.
- Dolori puntuali in determinate zone del viso, come gli zigomi o la fronte.
- Parestesie in zone piuttosto "anonime", come formicolio alle guance o al mento, bruciori o fascicolazioni in prossimità degli occhi, e così via.
In molti casi tali espressioni sono molto fastidiose e invalidanti poiché, a seconda dell'intensità, possono, per esempio, disturbare il sonno o provocare insicurezza nella vita quotidiana.
Tuttavia problematiche del genere risultano talvolta di difficile descrizione anche da parte dello stesso Paziente e anche da un punto di vista medico, non essendo facilmente attribuibili a una causa certa, nella maggior parte dei casi restano senza copertura terapeutica.
Tutte queste sintomatologie hanno spesso un'origine osteopatica, dipendono cioè da tensioni delle suture craniche, da tensioni delle fasce del cranio, da contratture selettive di alcuni muscoli della testa o adattamenti cranio-sacrali più complessi.
Per esempio una tensione della sutura fronto-zigomatica provoca un dolore sul lato esterno dell'occhio ma tale sintomo, non dipendendo da un patologia dell'occhio, non rientra nella competenza dell'Oculista.
Per questa classe di disturbi, pertanto, spesso l'Osteopatia rappresenta una valida soluzione.
Si sottolinea comunque che un intervento osteopatico è possibile solo dopo aver escluso con certezza la presenza di una patologia medica in atto.
Disfunzioni dell'articolazione temporo-mandibolare (ATM)
L'articolazione temporo-mandibolare è l'articolazione che collega l'osso temporale alla mandibola ed è l'articolazione che permette alla mandibola di muoversi rispetto all'osso temporale e al cranio.
Grazie all'ATM è pertanto possibile aprire e chiudere la bocca, masticare, parlare e svolgere tutte le funzioni orali.
L'ATM è costituita da una faccia temporale concava in cui ruota il condilo della mandibola, che presenta una faccia articolare convessa.
Fra le due facce è interposto un menisco e le due ossa sono collegate fra loro da un sistema di legamenti.
La mandibola si muove grazie all'azione dei muscoli masticatori che originano dal cranio e si inseriscono sul ramo e sul corpo della mandibola a vari livelli.
In alcuni casi l'ATM si trova a lavorare in una maniera non fisiologica, vale a dire si muove male, e questo provoca sintomi dolorosi sotto l'orecchio che possono irradiarsi sia all'interno del cranio che sulla faccia.
Le disfunzioni dell'ATM hanne sempre un'origine osteopatica, come anche molte forme di malocclusione dentale, poiché questi tipi di disturbi sono sempre il risultato di uno squilibrio craniale, articolare e muscolare.
Nevralgia del trigemino
La nevralgia del trigemino dipende da un'irritazione del nervo trigemino, il quinto nervo cranico, che ha la funzione di raccogliere la sensibilità della faccia.
A tale scopo è suddiviso in tre nervi: il nervo oftalmico (superiore), il nervo mascellare (medio) e il nervo mandibolare (inferiore).
In questo modo la sensibilità dell'intera faccia è raccolta da tre nervi che fanno tutti capo ad un unico ganglio di origine all'interno del cranio: il ganglio di Gasser.
In qualche caso i tre nervi periferici possono presentare perturbazioni, soprattutto a livello dei forami di emergenza nel cranio localizzati rispettivamente sopra l'orbita (oftalmico), sotto lo zigomo (mascellare) e sul mento (mandibolare).
In questo modo si scatenano sintomi trafittivi e improvvisi, come scosse elettriche.
La sintomatologia trigeminale è sempre molto fastidiosa e generalmente mal tollerata dai Pazienti.
La nevralgia del trigemino ha spesso un'origine osteopatica per cui l'Osteopatia contribuisce a diminuire i sintomi in maniera a volte importante.
Sinusite
La sinusite rappresenta una causa piuttosto frequente di dolori facciali.
Con il termine sinusite si fa riferimento a un'infiammazione o a una perturbazione dei seni paranasali.
I seni paranasali sono cavità intracraniche localizzate intorno alle cavità nasali e finalizzate al riscaldamento e all'umidificazione dell'aria inspirata oltre che alla fonazione.
La sinusite si manifesta spesso con un dolore frontale o mascellare e talvolta con un dolore profondo al centro del cranio: la localizzazione del dolore dipende dal seno paranasale coinvolto.
Da un punto di vista dell'intensità, il dolore facciale da sinusite può manifestarsi in maniera anche molto acuta e non è facilmente attenuabile.
La sinusite molto spesso ha un'origine osteopatica per cui l'Osteopatia, in questi casi, rappresenta un rimedio molto efficace.
Otite
L'otite, soprattutto l'otite media, è talvolta causa di dolori facciali.
L'otite si manifesta con un dolore all'orecchio che talvolta può irradiarsi alla faccia.
Bisogna infatti considerare che molti "mal d'orecchio" non dipendono dall'orecchio ma dalle strutture muscolo fasciali al contorno.
Per esempio le tensioni dei muscoli ioidei, come anche le tensioni dei muscoli retti laterali della testa o dei muscoli sotto-occipitali, possono riflettersi direttamente nelle strutture sotto l'orecchio, come per esempio la massa laterale dell'atlante o il processo stiloideo dell'osso temporale.
Queste situazioni simulano spesso un'otite e possono dare un dolore irradiato alla faccia.
In questi casi l'Osteopatia è estremamente utile poiché, per mezzo delle tecniche osteopatiche, è possibile ridurre o addirittura eliminare tali tensioni e quindi alleggerire la sensazione di dolore e pesantezza alla faccia in maniera notevole.
Bruxismo
Il bruxismo, cioè il digrignamento notturno dei denti, è spesso causa di dolori facciali, soprattutto al mattino.
La tensione dei muscoli masticatori che si sviluppa nelle ore notturne lascia spesso pesanti dolori mattutini e un senso di pesantezza generale della testa che possono protrarsi anche per diverse ore.
Tali contratture muscolari hanno spesso un'origine osteopatica per cui, anche in questi casi, l'Osteopatia può essere molto utile a ridurre il dolore e il senso di tensione.
Mal di testa ed emicrania
Il mal di testa, che sia di natura tensiva o vascolare, in qualche caso può irradiarsi al volto e provocare dolore facciale.
Il mal di testa di natura tensiva solitamente insorge nella zona cervico nucale e si trasferisce anteriormente, nella zona orbitale o anche più in basso.
L'emicrania talvolta si associa a un dolore a metà faccia, solitamente dal lato colpito.
Queste situazioni sono molto spesso collegate a disagi di natura funzionale, quindi osteopatica, per cui l'Osteopatia rappresenta una soluzione efficace.
Nevralgia glossofaringea
La nevralgia del nervo glossofaringeo, cioè il IX nervo cranico, provoca dolori nella parte posteriore della bocca che talvolta si irradia all'orecchio e alla faccia.
Gli attacchi sono molto brevi, cioè durano pochi secondi o minuti, ma l'intensità è molto elevata: normalmente i Pazienti riferiscono che il dolore sembra essere provocato da una scossa elettrica o dalla puntura di un ago e, in alcuni casi, sono presenti anche sintomi vagali.
La nevralgia glossofaringea ha un'origine tipicamente osteopatica poiché, in questi casi, generalmente sono presenti restrizioni funzionali a livello della base del cranio, in particolare a livello del forame giugulare da cui fuoriescono il nervi vago, glossofaringeo e accessorio.
In caso di nevralgia glossofaringea, pertanto, una revisione osteopatica è assolutamente necessaria.
Esiti di traumi o di interventi chirurgici
In alcuni casi il dolore facciale dipende da esiti di traumi diretti, facciali o cranici, come incidenti stradali, incidenti domestici o incidenti lavorativi.
In assenza di lesioni organiche, una volta passata la fase infiammatoria iniziale il dolore dovrebbe regredire spontaneamente.
Se questo non accade è possibile che si siano instaurati adattamenti di natura dinamica o tensiva sulle ossa o sui muscoli della faccia.
In altri casi le algie della faccia dipendono da esiti di interventi odontoiatrici, come il dolore facciale atipico descritto in precedenza.
Un dolore facciale può infine dipendere da esiti di interventi di chirurgia maxillo-facciale: gli interventi più comuni riguardano traumatismi, malformazioni, neoplasie, infezioni e malattie degenerative.
In caso di trauma o di intervento è necessario valutare di volta in volta poiché la situazione dipende dalla tipologia di trauma o di intervento.
Problemi patologici
In alcuni casi il dolore facciale dipende da cause patologiche come:
- Problemi odontoiatrici
- Problemi cardiologici
- Problemi infettivi (Herpes Zoster)
- Tumori
- Ecc.
Queste casistiche sono di competenza medica per quanto, una volta istituita una terapia, non è esclusa anche una revisione osteopatica.
Trattamento tradizionale
Dal momento che il dolore della faccia può dipendere da più cause, il piano terapeutico dipende dalla diagnosi.
Per questo motivo è assolutamente necessario effettuare una diagnosi efficace: gli Specialisti in questo settore sono l'Otorinolaringoiatra, lo Gnatologo, l'Odontoiatra e il Chirurgo maxillo-facciale.
Il trattamento è generalmente orientato alla patologia di base riscontrata.
In ogni caso al trattamento di base vengono spesso associate terapie antidolorifiche farmacologiche, soprattutto quando il dolore assume un'intensità eccessivamente fastidiosa.
Trattamento osteopatico
Il trattamento osteopatico permette di ridurre il dolore facciale in maniera talvolta significativa poiché, come sopra esposto, molto spesso il dolore alla faccia presenta componenti funzionali importanti.
Da un punto di vista osteopatico è sempre necessario effettuare una revisione globale, per quanto gli adattamenti funzionali direttamente responsabili di dolore alla faccia hanno sede quasi sempre a livello cefalico e cervicale.
Il quadro osteopatico non è costante ma varia in relazione alla problematica presentata e alla tipologia di Paziente per cui, di volta in volta, è necessario valutare in maniera specifica.
Vediamo comunque a seguire i principali settori di interesse osteopatico e la modalità di intervento.
Adattamenti osteopatici dell'ATM e della zona temporale
L'articolazione temporo-mandibolare (ATM), cioè l'articolazione fra osso temporale e mandibola, permette di aprire e chiudere la bocca e permette quindi lo svolgimento di tutte le funzioni orali.
L'ATM è circondata e azionata dai muscoli masticatori, un gruppo di potenti muscoli che originano dal cranio e si inseriscono sulla mandibola.
Fra essi ricordiamo il muscolo massetere, il muscolo temporale, i muscoli pterigoidei (interno ed esterno), oltre che i muscoli ioidei e i muscoli linguali.
In minima parte la mandibola è azionata anche dai muscoli mimici, cioè i muscoli espressivi della faccia.
Le contratture di tutti questi muscoli possono generare dolori notevoli sotto l'orecchio, sui lati del cranio e sulla faccia, cioè nelle zone in cui prendono inserzione.
Tali contratture devono quindi essere eliminate in maniera selettiva, considerando il fatto che spesso si tratta di contratture focali e non globali di tutto il muscolo.
Adattamenti osteopatici dell'orbita
Le tensioni fasciali intorno all'orbita possono provocare dolori acuti locali e anche mal di testa.
Le zone maggiormente colpite sono l'angolo interno dell'occhio, soprattutto la parte alta, e l'arcata sopraccigliare.
In alcuni casi anche la zona frontale può essere dolente al tatto o anche in maniera spontanea.
Il dolore a questo livello è provocato soprattutto da tensioni fasciali o da tensioni del periostio, la pellicola che riveste l'osso, al punto che tali dolori possono essere interpretati come dolori ossei.
L'intervento osteopatico avviene per mezzo di tecniche molto leggere poiché attraverso la tecnica soft è possibile sciogliere in profondità le contratture mentre pressioni eccessive provocano un aumento delle tensioni e non una loro riduzione.
Questo vale in generale ma in particolare intorno all'occhio.
Adattamenti osteopatici dela parte anteriore della faccia
La parte anteriore della faccia è spesso sede di sintomi di varia natura, come per esempio dolori sordi e continui (tipo mal di denti), scosse elettriche o dolori localizzati in punti specifici.
Le zone di localizzazione possono essere il naso, la zona sotto il naso, la parte sotto l'orbita, le guance, gli zigomi e il mento.
Queste espressioni sintomatiche possono essere attribuite a mal di denti o a sindrome del trigemino ma, in molti casi, si tratta di adattamenti osteopatici delle componenti muscolo fasciali della faccia.
Per esempio una tensione di un muscolo mimico può dare origine a dolori locali, al pari di qualsiasi altra contrattura muscolare, come anche una tensione del periostio delle ossa dello splancnocranio, cioè la pellicola che ricopre le ossa della faccia.
In questi casi è necessario agire localmente per ripristinare la normale mobilità dei segmenti in difficoltà.
Le tensioni locali sono sciolte per mezzo di tecniche soft.
Adattamenti osteopatici della volta cranica
La volta cranica è spesso collegata ai sintomi facciali in considerazione della contiguità anatomica fra i due settori.
Le zone di maggior interesse sono le zone frontale e temporali ma è necessario revisionare anche la volta parietale e la zona occipitale.
A questo livello sono spesso presenti tensioni in grado di ripercuotersi sulla faccia.
Questo significa che, in alcuni casi, un dolore facciale può avere origine non a livello del massiccio facciale ma a livello della volta del cranio.
Per esempio molti dolori frontali hanno spesso origine sul vertice del cranio, sulla sutura sagittale e sulle ossa parietali.
Per questo motivo la volta cranica deve essere sempre revisionata non limitando l'area di intervento alle sole zone sintomatiche.
Adattamenti osteopatici cervicali
Il tratto cervicale è spesso coinvolto in caso di dolore facciale.
Le fasce cervicali anteriori, soprattutto la fascia cervicale media, e il sistema dei muscoli ioidei hanno una connessione piuttosto diretta con lo splancnocranio, cioè lo scheletro della faccia.
Per questo motivo una tensione a questo livello può provocare un dolore facciale localizzato nella parte inferiore della faccia, da sotto il mento fino allo zigomo e al margine inferiore dell'orbita.
Anche le contrature dei muscoli laterali del collo, come il muscolo sternocleidomastoideo o alcuni muscoli ioidei possono dare dolore sotto l'orecchio simulando un'otite.
Infine anche gli spasmi dei muscoli posteriori del collo possono essere fonte di problemi, poiché le tensioni dalla zona occipitale si trasferiscono facilmente in avanti.
Adattamenti osteopatici cranio-sacrali
Una volta effettuata una revisione completa di tutti i principali settori del cranio, è necessario effettuare una revisione globale del sistema cranio-sacrale.
Questo significa che i ritmi cranici di espansione e retrazione e l'ampiezza di espansione lungo gli assi craniali, soprattutto quello trasversale, al termine del lavoro osteopatico devono essere ripristinati.
Dal momento che la faccia è parte integrante del cranio, il lavoro sul cranio è essenziale a garantire una buona tenuta delle correzioni effettuate.
Il trattamento di un singolo settore craniale in maniera isolata dal contesto in cui si trova è solitamente improduttivo.
Per esempio se si tratta l'ATM senza trattare anche la dinamica dell'osso temporale e quindi la dinamica della base del cranio, si rischia di effettuare un lavoro del tutto improduttivo poiché la disfunzione tenderà a riproporsi.
È quindi molto importante non limitarsi a trattare il singolo distretto ma estendere l'indagine all'intero sistema cranio-sacrale.
Peraltro, dal momento che la piena funzionalità del sistema cranio-sacrale permette il normale svolgimento di tutte le funzioni corporee, il lavoro sul cranio va al di là del semplice trattamento del dolore facciale.
Casi reali
Riferisco il caso di una studentessa di 17 anni con un dolore facciale che coinvolgeva lo zigomo e la guancia sinistra da circa un anno.
Il sintomo percepito era un dolore sordo e continuo con a tratti momenti di acutizzazione e, in qualche caso, sensazione di parestesia alla guancia.
La ragazza soffriva anche di una forma di emicrania sullo stesso lato che però non era mai stata associata a questo specifico dolore facciale.
Questo anche perché la Paziente era in cura presso il Centro Cefalee per l'emicrania ma la terapia per l'emicrania non aveva mai avuto riscontri sul dolore facciale.
Per questo motivo la ragazza era stata sottoposta a numerose visite odontoiatriche, oculistiche, neurologiche, vascolari e maxillo-facciali da cui tuttavia non era emerso nulla di patologico.
Pertanto per questo problema, peraltro molto fastidioso, non era mai stata impostata una vera e propria terapia.
I genitori si sono infine rivolti all'Osteopatia su consiglio dello Gnatologo il quale aveva sospettato una possibile origine funzionale del problema.
All'esame osteopatico la Paziente presentava una compressione craniale notevole, soprattutto a sinistra, e una tensione della muscolatura cervicale omolaterale.
Inoltre era presente una tensione della zona ioidea, sempre a sinistra, che procurava alla ragazza anche una fastidiosa sensazione in gola.
Corretto il quadro funzionale il dolore facciale è regredito completamente.
L'intero ciclo osteopatico si è svolto in quattro sedute spalmate su due mesi: in realtà il dolore facciale è regredito abbastanza velocemente ma il riequilibrio dell'intero cranio ha richiesto tempi un po' più lunghi, anche perché la situazione era attiva da più di un anno.
Per inciso, in seguito al trattamento osteopatico, è scomparsa anche l'emicrania, come anche il fastidio in gola, e la Paziente ha riferito la sensazione che tutta la parte alta sia stata come liberata da una morsa.