Sinusite
Osteopatia Genova
Lo Studio di Osteopatia di Paolo Saccardi tratta la sinusite.
In molti casi, problemi osteopatici a livello delle fosse nasali portano a difficoltà di drenaggio del muco dai seni paranasali e allo sviluppo di sinusite, cioè un'infiammazione dei seni paranasali.
In questi casi l'Osteopatia rappresenta una soluzione ottimale.
Cenni anatomici
I seni paranasali sono quattro paia di piccole cavità interne al cranio, in particolare a livello del massiccio facciale.
Vediamo a seguire la denominazione e la localizzazione dei seni paranasali:
- Seni frontali: sulla fronte, sopra agli occhi all'altezza delle sopracciglia e sopra al naso.
- Seni mascellari: dietro gli zigomi.
- Seni etmoidali: dentro al cranio.
- Seni sfenoidali: dentro al cranio.
I seni comunicano con le fosse nasali attraverso un ostio, una cavità che favorisce il passaggio del muco in direzione delle cavità nasali.
I seni paranasali hanno diverse funzioni, fra cui aumentare la percezione olfattiva, alleggerire la scatola cranica e regolare la fonazione.
Le celle sinusali comunicano con l'esterno per cui la loro pressione interna è uguale a quella dell'ambiente.
Definizione
La sinusite è un processo infiammatorio che interessa uno o più seni paranasali.
Molto spesso è associata a rinite: in questi casi si parla di rinosinusite.
La sinusite rappresenta un problema molto fastidioso poiché inizialmente si manifesta in forma acuta ma non è facile da combattere e molto spesso tende a cronicizzare.
Si stima che nei paesi occidentali il 3% – 10% della popolazione sia affetta da sinusite o rinosinusite cronica.
Cause
La sinusite molto spesso dipende da un'infezione batterica, virale o micotica delle vie aeree superiori o del cavo orale: per esempio spesso la sinusite si sviluppa a partire da un'influenza o da un raffreddore.
Quando la componente infettiva coinvolge anche il naso si ha una rinosinusite.
Cause o fattori predisponenti un'infezione possono essere rinite allergica, deviazioni del setto nasale, alterazioni dei turbinati, polipi nasali, traumi facciali o patologie dentali (ascesso periapicale di un dente mascellare).
In un numero considerevole di situazioni, tuttavia, sono presenti anche cause osteopatiche.
Le ossa craniche, infatti, sono soggette ad adattamenti dinamici che, in alcuni casi, si riducono o si alterano.
In questo modo la fisiologia dei seni paranasali, degli osti e, in generale, la fisiologia delle fosse nasali risulta alterata.
Per esempio un problema osteopatico a livello del massiccio facciale potrebbe provocare restrizioni dinamiche a livello degli osti portando a un rallentamento nel drenaggio del muco.
Il ristagno del muco provoca, come conseguenza, l'insorgenza di infezioni locali poiché il muco ristagnante rappresenta il terreno adatto per lo sviluppo di microrganismi.
In questi casi, pertanto, l'infezione dipende da cause osteopatiche.
Molte sinusiti croniche si sviluppano a partire da cause osteopatiche proprio sulla base di tali meccanismi.
Segni e sintomi
Il sintomo tipico della sinusite è il dolore al volto, spesso unilaterale, soprattutto in corrispondenza dei seni paranasali, quindi dolore sulle sopracciglia e in mezzo agli occhi.
Quando si ha il coinvolgimento dei seni mascellari si può avere dolore sugli zigomi e alle guance.
Le zone nasale, frontale e mascellare presentano una dolorabilità simile all'esito di un trauma diretto, come "avere preso una botta" e presentano dolorabilità al tatto, cioè il dolore aumenta premendo con un dito.
In caso di coinvolgimento dei seni etmoidali e sfenoidali, può manifestarsi anche un dolore acuto interno al cranio, particolarmente fastidioso poiché non modificabile col movimento né in altri modi.
Altri sintomi talvolta associati alla sinusite sono:
- Mal di testa
- Dolore facciale
- Naso chiuso
- Riduzione dell'olfatto e del gusto
- Otite
- Catarro e tosse
- Talvolta secrezione di pus dal naso
- Mal di denti
- Febbre
- Alitosi
Da un punto di vista della durata, la sinusite può essere:
- Sinusite acuta: se dura al massimo un mese.
- Sinusite cronica: se dura mesi.
Diagnosi
La diagnosi di sinusite avviene sulla base di una raccolta anamnestica, un esame obiettivo e dati clinico strumentali.
In virtù del carattere di cronicità della sinusite, innanzitutto la storia anamnestica del Paziente può dare indicazioni interessanti, per quanto riguarda sia la durata del problema che l'identificazione di possibili cause.
L'esame obiettivo prevede un'ispezione della zona facciale sia da un punto di vista visivo che palpatorio e un'ispezione del cavo orale e dei denti.
Eventuali esami strumentali aggiuntivi comprendono:
- RX massiccio facciale
- Videoendoscopia nasale
- Esame colturale del muco
- TC massiccio facciale
La diagnosi di sinusite è di competenza ORL.
Terapia
In caso di sinusite, è innanzitutto consigliabile seguire alcune basilari norme igieniche e comportamentali fra cui:
- Evitare gli ambienti secchi e affollati
- Umidificare l'ambiente
- Bere molta acqua
- Non esporsi a correnti d'aria
- Evitare il fumo di sigaretta
- Praticare il lavaggio nasale
- Ricorrere a cure termali
Se, nonostante questo, la sinusite tende a persistere, allora è necessario intervenire da un punto di vista terapeutico.
La terapia della sinusite è essenzialmente una terapia farmacologica.
- Antinfiammatori: per decongestionare le mucose.
- Antistaminici: in caso di rinite allergica.
- Antibiotici: in caso di infezione.
In caso di sinusiti croniche e non riducibili farmacologicamente è possibile intervenire chirurgicamente allo scopo di:
- Rimuovere il pus.
- Facilitare il drenaggio, soprattutto del seno mascellare.
- Correggere eventuali alterazioni anatomiche (setto nasale, turbinati).
Trattamento osteopatico della sinusite
Da un punto di vista osteopatico il trattamento della sinusite prevede essenzialmente il riequilibrio delle fosse nasali e del massiccio facciale.
Questo perché le restrizioni presenti a livello di questi settori portano a una difficoltà di drenaggio del muco attraverso gli osti.
Inoltre le tensioni presenti sulla base del cranio portano allo sviluppo di problemi neurovegetativi, per esempio attraverso la compressione di gangli e fibre nervose e vasi venosi e linfatici.
Adattamenti osteopatici cranio-sacrali
Il riequilibrio della base del cranio e, più in generale del sistema cranio-sacrale, è il primo passo essenziale nel trattamento della sinusite.
Le fosse nasali, nello specifico, sono parte integrante del massiccio facciale e sono localizzate subito dietro al naso e sopra il palato.
Quindi il riequilibrio delle ossa frontale, sfenoide, etmoide, mascellare, zigomatico, palatino, oltre che nasale e lacrimale è assolutamente necessario. La mandibola merita una trattazione a parte.
Naturalmente deve essere revisionato anche il neurocranio, quindi le zone temporali, parietali e occipitale ma certamente la priorità di intervento è concentrata sugli elementi anteriori.
L'interesse di queste zone è legato sia ad aspetti meccanici che neurovegetativi.
Da un punto di vista del drenaggio dei seni paranasali, gli elementi di maggior interesse sono soprattutto le ossa mascellari, sfenoide, etmoide e frontale. Il lavoro sull'etmoide è indiretto e avviene prevalentemente attraverso il palato.
Le funzioni neurovegetative sono condizionate dalla buona finzionalità di tutta la base del cranio poiché i terminali nervosi diretti al naso, derivano in gran parte dal nervo trigemino.
Per esempio il nervo nasopalatino deriva per la maggior parte dal ramo mascellare del trigemino, oltre che dal ramo oftalmico.
Adattamenti osteopatici della fossa pterigopalatina
La fossa pterigopalatina o sfenopalatina rappresenta una zona di grande rilevanza per il naso poiché ospita le principali strutture neurologiche e vascolari destinate alle fosse nasali.
La fossa pterigopalatina è uno spazio intracranico localizzato approssimativamente in corrispondenza del ramo ascendente della mandibola ma, da un punto di vista manuale, raggiungibile indirettamente dall'interno della bocca.
Questa parte, in ambito osteopatico osteopatico, ha un grande interesse poiché da un punto di vista dell'apporto vascolare, dalla fossa pterigopalatina transita l'arteria sfenopalatina, il ramo di calibro maggiore destinato al naso, mentre da un punto di vista del drenaggio venoso da qui passa il plesso pterigoideo che raccoglie il sangue refluo dal naso.
Ma soprattutto l'interesse della fossa pterigopalatina è di tipo neurovegetativo poiché qui ha sede il ganglio sfenopalatino attraverso cui passano fibre sia ortosimpatiche che parasimpatiche.
La fossa pterigopalatina è trattabile mediante tecniche leggere a partire dall'interno del cavo orale, lateralmente e posteriormente alle arcate dentali superiori
Adattamenti osteopatici dell'ATM e della mandibola
L'articolazione temporo-mandibolare (ATM) e la mandibola presentano un interesse funzionale nei confronti delle fosse nasali.
Innanzitutto, considerata la prossimità anatomica delle strutture, una tensione temporo-mandibolare si riflette facilmente sulla zona mascellare e sfenoidale.
Questo vale soparttutto per le contratture dei muscoli masticatori. Il muscolo massetere, molto potente, può dare componenti restrittive sullo zigomo e sulla mascella, il muscolo pterigoideo esterno sull'osso sfenoide e il muscolo pterigoideo interno sulle ossa palatino e mascellare.
Oltre a questo, a livello della mandibola sono presenti le stazioni linfonodali sottomandibolare e parotidea che raccolgono il drenaggio linfatico delle fosse nasali, per cui tensioni a questo livello possono dare problemi di costipazione nasale.
Adattamenti osteopatici del tratto cervicale
Il tratto cervicale è sempre coinvolto in caso di sinusite.
Innanzitutto vi è un interesse dinamico poiché moltissimi muscoli del collo e le fasce cervicali presentano inserzioni a livello della base del cranio per cui le tensioni cervicali provocano un irrigidimento della base del cranio e del massiccio facciale.
Il tratto cervicale ha anche un interesse neurovegetativo poiché l'innervazione ortosimpatica del naso, in arrivo dai primi segmenti toracici, transita attraverso il ganglio cervicale superiore.
Per questo motivo il tratto cervicale deve essere attentamente revisionato, soprattutto per quanto riguarda le strutture profonde, come i muscoli prevertebrali.
Infine anche l'apparato ioideo ha una rilevanza in caso di sinusite poiché i muscoli sopraioidei, che entrano nella costituzione del pavimento buccale, contraggono rapporti anatomici abbastanza stretti con l'apparato linfonodale sottomandibolare da cui dipende in parte il drenaggio linfatico del naso.
Casi reali
Riferisco un caso risolto di sinusite cronica di un ragazzo di 12 anni.
Questo giovane Paziente aveva incominciato a soffrire di rinite cronica a partire dall'inizio dell'età scolare. Gli episodi di maggiore acutizzazione si verificavano puntualmente nei mesi invernali ma una difficoltà di drenaggio, il naso tappato e un timbro di voce vagamente nasale erano ormai diventati segni permanenti.
Il problema si è tuttavia aggravato durante il periodo delle scuole medie poiché il ragazzo ha incominciato a lamentare episodi di dolore alla fronte associato a sintomi nasali.
Le prime manifestazioni sono avvenute in seguito a violenti raffreddori ma successivamente anche banali episodi di raffreddamento o di costipazione erano sufficienti a scatenare dolori importanti e persistenti.
La sinusite si era quindi trasformata in un problema cronico poiché nei mesi caldi era effettivamente molto meno marcato o quasi nullo ma nei mesi freddi, vale a dire da ottobre ad aprile, lo stato di costipazione nasale e soprattutto il dolore frontale erano praticamente costanti.
Il Paziente era trattato con aerosol, fumenti, usava berretti e sciarpe e aveva sviluppato accorgimenti per evitare di sottoporsi a basse temperature.
Inoltre nei momenti di maggiore acutizzazione faceva uso a rimedi farmacologici di tipo antinfiammatorio.
I genitori si sono rivolti all'Osteopatia su consiglio di conoscenti già Pazienti dello Studio.
All'esame osteopatico il ragazzo presentava importanti tensioni a livello del massiccio facciale, non solo da un punto di vista craniale ma anche e soprattutto della muscolatura mimica e facciale.
In particolare la zona sopraorbitaria e i fasci anteriori del muscolo epicranico presentavano tensioni importanti e molto dolorose al tatto.
Un'altra zona in difficoltà era la fossa pterigopalatina, soprattutto a destra, che si presentava quasi inaccessibile al tatto a causa del dolore scatenato.
Adattamenti funzionali di questa entità erano sicuramente attivi da anni poiché erano estremamente strutturati e presentavano anche una certa resistenza alla manovra correttiva, anche in considerazione del fatto che, a causa dei sintomi così acuti, è stato necessario procedere in maniera leggera e piuttosto lenta.
Il ciclo di trattamento si è concluso in quattro sedute in circa un mese e mezzo.
Alla fine del trattamento il ragazzo non ha più riferito dolori frontali e anche la situazione nasale complessivamente è molto migliorata.
Inoltre, fin dalle prime sedute, il ragazzo ha riferito di avvertire un senso di estrema leggerezza allta testa e una sensazione di maggior libertà a livello del collo.