Bruxismo
Osteopatia Genova
Lo Studio di Osteopatia di Paolo Saccardi tratta il bruxismo o digrignamento dei denti.
Il bruxismo in molti casi può avere un'origine funzionale per cui l'Osteopatia aiuta a ridurre l'intensità dei sintomi talvolta in maniera significativa.
Definizione
Il bruxismo è il digrignamento dei denti involontario.
Solitamente una contrazione anomala dei muscoli masticatori porta la mandibola a serrare e al tempo stesso a sfregare i denti dell'arcata inferiore contro i denti dell'arcata superiore.
Molto spesso il bruxismo avviene durante il sonno per cui rappresenta un fenomeno inconsapevole per il Paziente ma spesso fastidioso per chi si trova in prossimità.
Il bruxismo non è considerato propriamente una malattia ma piuttosto una parafunzione, nel senso che esso non dipende da cause patologiche ma da cause psicologiche e funzionali.
Cause
Le cause del bruxismo devono essere ricercate su più livelli:
- Cause osteopatiche
- Disturbi emotivi e psicologici, come particolari stati di ansia
- Altre cause: talvolta otite, soprattutto nei bambini
Al di là quindi di cause psicologiche o fisiche, il bruxismo ha sempre una componente funzionale importante, quindi una componente osteopatica.
Soprattutto, in questi casi, sono presenti importanti contratture a livello dei muscoli masticatori o adattamenti funzionali a livello dell'articolazione temporo mandibolare (ATM).
Normalmente le arcate dentali non dovrebbero toccarsi poiché i muscoli masticatori dovrebbero essere rilassati e la mandibola dovrebbe essere perfettamente libera nei movimenti.
In alcuni casi, tuttavia, questo non avviene per cui si creano tensioni locali che portano allo sviluppo di un morso serrato anche in condizioni di riposo.
Segni e sintomi
Il bruxismo si manifesta con il tipico rumore da digrignamento che tuttavia non è costante.
Oltre a questo presenta anche una serie di sintomi collaterali:
- Dolore facciale e dolore mandibolare, soprattutto laterale
- Mal di testa
- Cervicale
- Vertigini
- Malocclusione dentale
- Danni dentali: lo smalto può subire abrasioni e assottigliarsi fino all'esposizione della dentina; inoltre vi è il rischio di scheggiatura o fratture dei denti e danneggiamenti a eventuali otturazioni.
- Danni mandibolari: soprattutto l'articolazione temporo mandibolare può risultare dolente, sviluppare click o addirittura artrosi.
- Insonnia o disturbo del sonno
- Secchezza delle fauci
- Nausea
Diagnosi
La diagnosi non è semplice poiché il Paziente il bruxismo generalmente si manifesta durante il sonno, per cui il Paziente ne è inconsapevole, e inoltre talvolta si manifesta senza rumori da digrignamento, per cui sfugge all'attenzione di chi è accanto al Paziente.
Spesso quindi la diagnosi avviene in maniera indiretta, generalmente in seguito a una visita odontoiatrica da cui emerge un'abrasione dentale significativa associata a sintomi collaterali.
Oltre all'esame obiettivo spesso è utile una radiografia ortopanoramica in grado di evidenziale eventuali malformazioni o malocclusioni.
La diagnosi del bruxismo è di competenza medica.
Rimedi tradizionali
Il trattamento del bruxismo non è semplice poiché non si tratta propriamente di una malattia, ma piuttosto di una parafunzione.
I rimedi tradizionali consistono quindi soprattutto nel ridurre i danni collaterali provocati dal bruxismo, soprattutto per quanto riguarda l'abrasione dentale.
A questo scopo vengono quindi prescritti bite da utilizzare soprattutto nelle ore notturne.
Inoltre è spesso consigliato un consulto psicologico per vagliare ed eventualmente trattare problematiche legate all'ansia e alla sfera emotiva.
Trattamento osteopatico del bruxismo
Da un punto di vista osteopatico il trattamento del bruxismo avviene a diversi livelli.
Innanzitutto è necessario riequilibrare la dinamica craniale nel suo complesso, poiché spesso le tensioni intracraniche, i particolare della base del cranio, compromettono la funzione di tutti gli elementi craniali, oltre che del tono muscolare.
D'altro canto bisogna riequilibrare le strutture specifiche interessate nel bruxismo, come i muscoli masticatori, l'articolazione temporo mandibolare, le fasce cervicali, il cingolo scapolare e la parte alta del torace, oltre che le zone laringea, faringea, l'esofago e, se necessario, il diaframma.
Queste strutture, apparentemente distanti, hanno tutte un'influenza sulla mobilità mandibolare.
Adattamenti osteopatici cranio-sacrali
A partire dalla base e dalla volta del cranio originano tutti i muscoli masticatori per cui una tensione del cranio, e quindi del sistema cranio-sacrale, provoca contratture permanenti su questi elementi.
A livello craniale, gli adattamenti più significativi sono proprio quelli che riguardano gli elementi ossei direttamente implicati nella masticazione.
Gli adattamenti delle ossa temporale, frontale e parietale, per esempio, hanno un ruolo importante nel bruxismo poiché dalla fossa temporale, la zona delle tempie costituita da queste ossa, origina il muscolo temporale, un importante muscolo masticatore.
A partire dall'arcata zigomatica, costituita in parte dall'osso zigomatico in parte dall'osso temporale, origina il muscolo massetere, un altro importante muscolo masticatore.
Dall'osso sfenoide origina invece il muscolo pterigoideo esterno, per cui anche questo elemento deve essere attentamente revisionato, mentre dalle ossa mascellare e palatino origina il muscolo pterigoideo interno.
Bisogna inoltre considerare che gli adattamenti cranio-sacrali non incidono solo localmente sulla meccanica dei muscoli masticatori ma, da un punto di vista sistemico, provocano sempre un aumento del tono muscolare.
Quindi il sistema cranio-sacrale deve essere attentamente revisionato.
Adattamenti osteopatici dei muscoli masticatori
Come in parte già esposto, i muscoli masticatori sono otto, quattro per lato:
- Muscolo massetere
- Muscolo temporale
- Muscolo pterigoideo interno
- Muscolo pterigoideo esterno
Questi muscoli devono essere attentamente trattati poiché le correzioni cranio-sacrali, per quanto indispensabili, talvolta non sono sufficienti a sciogliere le tensioni dei muscoli masticatori.
In questo modo, una volta riequilibrato il cranio, è necessario intervenire localmente andando a decontratturare i singoli elementi uno ad uno.
I muscoli massetere e temporale sono raggiungibili esternamente mentre i muscoli pterigoidei vengono trattati agendo internamente al cavo orale.
A tale scopo vengono utilizzate tecniche molto leggere ma al tempo stesso molto penetranti e quindi molto efficaci, soprattutto perché garantiscono una tenuta della correzione a lungo termine.
Adattamenti osteopatici dell'ATM
L'articolazione temporo mandibolare (ATM) è sempre coinvolta nei problemi di bruxismo.
In alcuni casi adattamenti funzionali dell'ATM possono influenzare l'attività dei muscoli masticatori e dare origine a un morso serrato o a digrignamento dentale.
Tuttavia nella maggior parte dei casi l'ATM è una vittima dei disordini dell'apparato masticatorio e del tratto cervicale.
Per esempio alcuni fasci del muscolo pterigoideo esterno si collegano al disco dell'articolazione temporo mandibolare per cui una tensione di questo muscolo causa facilmente un disordine meccanico a livello dell'ATM.
La funzionalità dell'ATM deve essere quindi attentamente esaminata ed eventualmente corretta.
La correzione viene effettuata con manovre leggere, agendo in prossimità della capsula articolare e cercando di scioglierne le tensioni.
Adattamenti osteopatici delle fasce cervicali
Le fasce cervicali e soprattutto i muscoli annessi devono essere revisionati con cura poiché tutti questi elementi hanno un ruolo importante nei movimenti della mandibola.
Per quanto riguarda il sistema muscolare sottomandibolare, devono essere trattati soprattutto i muscoli sopraioidei, in particolare il muscolo digastrico, principale responsabile dell'apertura della bocca, e i muscoli sottoioidei.
Per quanto riguarda le fasce cervicali, una particolare attenzione deve essere riservata alla fascia cervicale media e ai muscoli omoioidei annessi poiché tale struttura è strettamente connessa all'osso ioide e alla muscolatura relativa alla mandibola e alla lingua.
In generale comunque anche la fascia cervicale superficiale e i restanti muscoli del collo devono essere comunque revisionati in toto.
Bisogna considerare infatti che queste strutture, per motivi anatomici, presentano collegamenti intimi per cui, in generale, una qualsiasi tensione localizzata sul collo deve essere comunque trattata.
Adattamenti osteopatici della lingua
La lingua rappresenta una struttura completamente muscolare, molto voluminosa e strettamente connessa alla mandibola.
Per questo motivo una tensione intrinseca dei muscoli linguali può incidere in maniera significativa sull'adattamento meccanico dell'occlusione.
La lingua deve essere pertanto sempre revisionata in caso di bruxismo.
L'intervento osteopatico a livello della lingua avviene in maniera diretta attraverso una manipolazione leggera e anche in maniera indiretta trattando il pavimento buccale per via esterna da sotto la mandibola.
Adattamenti osteopatici viscerali
Ancora, in caso di bruxismo, deve essere considerata la presenza di eventuali adattamenti osteopatici a livello dell'esofago e della laringe.
La faringe, e conseguentemente l'esofago, trova inserzione nel tubercolo faringeo dell'osso occipitale, inferiormente alla base del cranio, per cui una tensione di queste strutture si trasmette alla base del cranio con tutte le conseguenze viste sopra.
Il trattamento dell'esofago prevede una revisione di tutto il torace e del mediastino per lo meno fino al diaframma.
Per quanto riguarda laringe e trachea, queste strutture sono localizzate piuttosto anteriormente e sono connesse al sistema ioideo e quindi alla mandibola.
Casi reali
Riferisco il caso di una Paziente di 45 anni sofferente di bruxismo da diversi anni.
Questa Paziente presentava problemi soprattutto al risveglio, soprattutto un forte dolore alla mandibola associato a mal di testa, cervicale e dolori alla faccia. In qualche caso addirittura aveva avuto vertigini e attacchi di nausea.
Questo quadro sintomatico andava avanti da anni e si era ormai trasformato in una vera e propria causa di invalidità.
I sintomi infatti tendevano a regredire nel corso della giornata ma, in ogni caso, anche durante le ore diurne la Paziente avvertiva stanchezza e comunque malessere generale.
Agli esami strumentali presentava un quadro radiografico non del tutto pessimo e che comunque non in grado di giustificare la sua situazione sintomatica.
All'esame obiettivo presentava un'erosione dentale significativa e digrignamento notturno, avvertito dal marito.
Aveva quindi ricevuto una diagnosi di bruxismo dall'Odontoiatra e le era stato confezionato un bite notturno che limitava i danni dentali ma non eliminava gli altri sintomi.
Questa Paziente ha sempre affrontato la situazione con sedute di fisioterapia, terapia farmacologica, attività motoria mirata e altri rimedi ma senza mai ottenere risultati stabili.
È infine approdata all'Osteopatia su consiglio di conoscenti e in seguito a ricerche personali.
All'esame osteopatico laPaziente presentava na compressione craniale notevole associata a contratture dei muscoli masticatori, soprattutto sul lato destro, e a una tensione a livello del diaframma che le provocava anche dolore alla bocca dello stomaco.
In seguito a un ciclo di tre sedute in un mese il quadro generale è nettamente migliorato.
Il bruxismo si è molto ridotto, nel senso che il digrignamento notturno non è del tutto scomparso, ma al risvegio la Paziente non ha più avuto nessun tipo di problema.
La sintomatologia collaterale è nettamente migliorata: il mal di testa, la cervicale e il senso di stanchezza sono scomparsi.
Soprattutto la qualità del sonno è migliorata e, anche durante le ore diurne, la Paziente ha riferito di sentirsi più energica.
Come è possibile notare il quadro sintomatologico in questo caso era abbastanza esteso ma molto spesso i Pazienti che soffrono di bruxismo presentano sintomatologie accessorie diffuse.
L'Osteopatia in questi casi rappresenta un intervento estremamente efficace.