Dorsalgia
Osteopatia Genova

Lo Studio di Osteopatia di Paolo Saccardi tratta la dorsalgia.

Il dolore dorsale è trattabile con l'Osteopatia, anzi in caso di dorsalgia l'Osteopatia è considerata terapia di prima scelta.

Statisticamente l'intervento osteopatico vanta una percentuale di successo altissima.

ATTENZIONE

In alcuni casi la dorsalgia e il dolore tra le scapole possono essere l'espressione di un problema clinico anche grave per cui, in via prioritaria, è necessario contattare il Medico di Medicina Generale.

Questo è molto importante, soprattutto in caso di dorsalgia acuta, al fine di non incorrere in errori diagnostici gravi con tutte le conseguenze.

Segni e sintomi della dorsalgia

La dorsalgia è tipicamente caratterizzata dalla presenza di un dolore dorsale, vale a dire un dolore localizzato in quella porzione della schiena compresa fra il collo e la zona lombare.

Il dolore dorsale è sordo, continuo, spesso non modificabile con la respirazione né con la posizione, quasi sempre puntiforme e localizzato circa a metà del dorso in posizione centrale fra le scapole.

Ha solitamente un'intensità bassa, cioè non è un dolore molto forte, ma è costante e può risultare molto fastidioso.

Al dolore può associarsi una sensazione di bruciore lungo il dorso come anche una rigidità muscolare diffusa su tutto il tratto dorsale.

La dorsalgia si riscontra in maniera non eccessivamente frequente in quanto solitamente i tratti più colpiti sono quelli lordotici (collo e lombi), dotati di maggior mobilità e più esposti al lavoro meccanico.

Inoltre la dorsalgia non va confusa con il dolore intercostale che si manifesta in maniera più viva, a intermittenza e dà irradiazioni su un fianco.

A partire da questo schema generale, la dorsalgia può assumere poi connotati più specifici a seconda delle situazioni.

Dove si manifesta la dorsalgia

Solitamente la dorsalgia si manifesta posteriormente a livello del dorso ma esistono diverse varianti:

Quando si manifesta la dorsalgia

Modalità di insorgenza della dorsalgia

Cause della dorsalgia

Come già specificato, talvolta la dorsalgia può essere la manifestazione di una patologia grave a carico dei visceri del torace per cui in via prioritaria è necessario consultare il Medico.

Tuttavia, una volta escluse le patologie gravi, nella maggior parte dei casi la dorsalgia ha una base osteopatica per cui è correggibile con l'Osteopatia.

Sotto il profilo biomeccanico il dolore dorsale, a differenza del dolore cervicale o del mal di schiena, non è riconducibile quasi mai a disagi meccanici o emodinamici ma ha una natura completamente diversa.

Da un punto di vista osteopatico generalmente la dorsalgia è l'espressione di uno squilibrio dei sistemi profondi a cui si associano adattamenti locali della gabbia toracica, delle vertebre dorsali, dello sterno e degli altri elementi del torace.

La soluzione alla dorsalgia pertanto va ricercata in questa direzione.

In alcuni casi, come causa di dorsalgia, vengono identificati alcuni fattori specifici che tuttavia, molto spesso, costituiscono falsi bersagli.

Vediamo meglio.

Posture scorrette

Non esistono posture scorrette.

Qualsiasi atteggiamento posturale che rientra nelle possibilità espressive concesse dalla normale fisiologia articolare è da considerarsi non patologico di per sé.

Caso mai il mantenimento prolungato di una postura può costituire un problema: ma anche in questi casi è necessario operare delle distinzioni.

Quando per esempio una dorsalgia insorge stando seduti al computer per lungo tempo, molto spesso in realtà esiste già uno squilibrio interno alla base, indipendentemente dalla postura e dal computer.

Stress

Spesso il dolore tra le scapole aumenta in situazioni stressanti per cui lo stress, qualsiasi cosa significhi, viene spesso identificato come causa di dorsalgia.

Anche in questi casi, tuttavia, il problema è già presente alla base e semplicemente tende a manifestarsi con maggiore intensità in una situazione di difficoltà.

Colpo d'aria e movimenti sbagliati

Lo sbalzo di temperatura, così come alcuni particolari movimenti, possono costituire fattori scatenanti una dorsalgia.

Ancora una volta bisogna considerare l'evidenza che, se la situazione biomeccanica di base fosse nei parametri della normalità, un colpo d'aria o un movimento sbagliato non potrebbero certamente innescare alcun sintomo.

Vale a dire quando eventualità del genere sono sufficienti a provocare una dorsalgia, questo significa che esiste già uno squilibrio alla base.

Scoliosi

La scoliosi nella maggior parte dei casi è totalmente asintomatica.

Non è escluso che, in qualche caso, soprattutto nei giovanissimi possa essere presente un quadro osteopatico capace di deformare attivamente la colonna vertebrale in senso scoliotico e, al tempo stesso, provocare una dorsalgia.

In questi casi è necessario riequilibrare il soggetto per intervenire sia sulla scoliosi che sulla dorsalgia, entrambe espressioni di un medesimo disagio funzionale.

Tuttavia nelle scoliosi strutturate l'insorgenza di una dorsalgia è spesso un fenomeno a sé stante, non collegato alla scoliosi, e trattato quindi a parte.

Per maggiori informazioni vai alla pagina della scoliosi.

Ipercifosi

L'ipercifosi non sembra essere collegata in maniera diretta alla dorsalgia poiché, al pari della scoliosi, anche l'ipercifosi nella maggior parte dei casi è asintomatica.

Inoltre la maggior parte dei Pazienti che presenta dorsalgia non è ipercifotico.

Una cifosi eccessiva può essere presente in un soggetto con dorsalgia ma molto spesso i due fenomeni hanno origini diverse e sono indipendenti.

Per quanto riguarda il morbo di Scheuermann, è possibile che sia presente una dorsalgia associata ma, anche in questo caso, la dorsalgia molto spesso ha cause osteopatiche e non patologiche.

Il trattamento osteopatico normalmente è risolutivo in questi casi: la dorsalgia scompare indipendentemente dall'ipercifosi.

Artrosi e osteoporosi

Artrosi e osteoporosi non sembrano essere collegate al dolore tra le scapole in senso specifico.

Possono essere presenti in concomitanza alla dorsalgia ma non avere un collegamento diretto con la dorsalgia.v

La riprova è che, dopo il trattamento osteopatico, questi Pazienti ontinuano ad avere artrosi e osteoporosi ma non hanno più la dorsalgia.

Per maggiori informazioni vai alla pagina dell'artrosi e dell'osteoporosi.

Conclusioni

Al di là di patologie specifiche gravi, la causa della dorsalgia va sempre ricercata in ambito meccanico e funzionale.

L'Osteopatia costituisce un rimedio di eccellenza per la dorsalgia in quanto lavora proprio sull'aspetto biodinamico.

Rimedi tradizionali per la dorsalgia

Tradizionalmente il Paziente che soffre di dorsalgia si rivolge al Medico di Medicina Generale che, dopo opportuni accertamenti, propone soluzioni terapeutiche basate su diversi protocolli di intervento.

Generalmente le metodiche tradizionali sono rivolte al sintomo e sono orientate al tratto dorsale in maniera piuttosto settoriale.

Correzione abitudini posturali

Normalmente, in caso di dorsalgia, la prima indicazione da parte del Medico è rivolta all'igiene posturale e al corretto svolgimento dei movimenti.

Mantenere quindi una postura corretta, soprattutto in posizione seduta, ed evitare sforzi per quanto possibile.

Lo scopo è a raddrizzare il dorso e mettere il Paziente in condizione di eseguire correttamente i movimenti.

Terapia antinfiammatoria

Nel caso il dolore dorsale manifesti persistenza il Medico può somministrare farmaci antidolorifici o antinfiammatori per attenuare la sintomatologia.v

I farmaci prescritti sono soprattutto FANS ma nei casi più gravi non sono esclusi farmaci cortisonici.

Fisiokinesiterapia

Un ruolo importante riveste la fisiokinesiterapia che include kinesiterapia, terapia manuale e terapia fisica.

Per kinesiterapia, o terapia del movimento, si intende ginnastica posturale, ginnastica propriocettiva, stretching, allungamento e rinforzo dei muscoli del rachide.

Anche particolari forme di intervento come le metodiche Souchard e Méziére sono spesso adottate in caso di dorsalgia.

Per quanto riguarda la terapia manuale le metodiche maggiormente utilizzate sono la massoterapia, la digitopressione o forme di manipolazione dolce del rachide dorsale.

La terapia fisica infine comprende tecarterapia, laserterapia, ultrasuonoterapia, TENS, jonoforesi e numerose altre metodiche praticate localmente a livello dorsale.

Trattamento osteopatico della dorsalgia

Dorsalgia, Osteopatia Genova

Diversamente dall'approccio tradizionale, il trattamento osteopatico della dorsalgia prende in esame tutto l'apparato locomotore e il sistema fasciale e non è circoscritto unicamente al dorso.

Questo perché non è tecnicamente possibile riequilibrare una zona senza occuparsi delle zone adiacenti.

Senza contare che, molto spesso, l'origine della dorsalgia non è neanche localizzata a livello dorsale.

Pertanto l'analisi funzionale osteopatica è rivolta non solo al dorso ma a tutti i sistemi.

Adattamenti osteopatici di tipo cranio sacrale

In caso di dolore al dorso il sistema cranio sacrale è sempre coinvolto.

Spesso infatti il tratto dorsale si trova costretto a subire uno stress meccanico che origina a livello craniale, attraversa l'intera colonna vertebrale e si scarica a livello sacrale.

Il dorso costituisce la zona di sfogo, se così si può dire, di queste forze in transito in direzione verticale.

Il dolore dorsale sordo, continuo, non modificabile, è spesso il risultato di uno stress di tipo cranio sacrale.

Vale a dire non ha una base strettamente meccanica o emodinamica come il mal di schiena lombare ma dipende da tensioni nterne al vanale vertebrale.

Questo non vale per tutte le forme di dorsalgia ma sicuramente per molte.

Il trattamento cranio sacrale pertanto è assolutamente necessario al fine di correggere stabilmente una dorsalgia.

Per maggiori dettagli rimandiamo alla pagina sul sistema cranio sacrale.

Adattamenti osteopatici del tratto dorsale

Il tratto dorsale va naturalmente ispezionato e trattato in caso di dolore tra le scapole.

Per tratto dorsale si intende sia la colonna vertebrale dorsale che la gabbia toracica.

A livello vertebrale raramente si rilevano disfunzioni di tipo primario.

In altri temini quasi in nessun caso è possibile risolvere una dorsalgia facendo scricchiolare la schiena: anzi manovre del genere sono sempre controproducenti.

In questi casi infatti la zona dorsale si trova già in uno stato di stress e qualsiasi manovra diretta va sempre a peggiarare la sintomatologia già in atto.

I muscoli delle docce vertebrali, al contrario, presentano abbastanza frequentemente contratture e tensioni adattative.

Questi muscoli sono attaccati alle vertebre e costituiscono i due cordoni posteriori percepibili anche al tatto.

I muscoli delle docce vertebrali servono a mantenere eretta la schiena ma, quando sono eccessivamente contratti, causano rigidità e dolore.

Per quanto riguarda la gabbia toracia, molto spesso si rilevano disfunzioni delle teste costali, dei muscoli intercostali e delle fasce del torace.

Questi elementi devono essere accuratamente analizzati poiché molte volte, a questo livello, sono presenti tensioni e disfunzioni dinamiche importanti.

Spesso, per esempio, contratture dei muscoli intercostali creano dolori acuti e fissi che possono trasferirsi anche anteriormente dando dolori a barra o dolori intercostali.

Solitamente le contratture intercostali creano difficoltà di respirazione più o meno percepibili (impossibilità a fare un'inspirazione a fondo per esempio) e restituiscono dolori che variano con la respirazione.

Tutte le disfunzioni del tratto dorsale possono essere corrette con il trattamento osteopatico attraverso tecniche indolori e non invasive.

Adattamenti osteopatici del diaframma

In caso di dorsalgia il diaframma è coinvolto con una certa frequenza.

Il diaframma infatti si inserisce in buona parte a livello costale per cui le contratture del diaframma possono andare a limitare la mobilità della gabbia toracica creando disagi a livello dorsale.

Solitamente le contratture del diaframma vengono percepite come dolori a barra ma in alcuni casi al dolore a barra si associa un dolore dorsale.

La contrattura del diaframma, al pari delle contratture intercostali, può anche dare sintomatologie di tipo respiratorio.

Tali sintomi spesso passano inosservati ma, in seguito alle correzioni, i Pazienti spesso riferiscono di muovere meglio il torace e di riuscire a fare respiri più profondi.

Le tecniche osteopatiche permettono di correggere le disfunzioni del diaframma in maniera molto efficace.

Adattamenti osteopatici del cingolo superiore

Il cingolo superiore, in particolare i muscoli annessi alle scapole e all'arto superiore, possono trovarsi in uno stato di contrattura.

Fibre del trapezio, del grande dorsale e spesso i muscoli romboidi possono contrarsi dando origine a dolori focali localizzati ed estremamente fastidiosi.

Questo genere di dolore varia solitamente con i movimenti delle braccia e delle spalle e può manifestarsi nell'atto di sollevare un carico o durante uno sforzo.

Le disfunzioni del cingolo superiore vengono corrette con successo dalle tecniche osteopatiche.

Adattamenti osteopatici dello sterno

Lo sterno può essere coinvolto in una dorsalgia dal momento che le disfunzioni sternali coinvolgono le coste dando riferimenti sintomatici posteriori.

Le articolazioni sterno costali, situate sul torace, in alcuni casi possono presentare limitazioni della propria mobilità.

Questo fa sì che tutta la costa risenta di questa limitazione creando disagi anche sulla zona dorsale.

Si tratta di eventualità non frequenti ma questa possibilità deve essere considerata in quanto, in un caso del genere, se non si tratta lo sterno non si riesce a curare la dorsalgia.

L'Osteopatia tratta le disfunzioni sterno costali con tecniche mio fasciali del tutto indolori ed estremamente leggere.

Adattamenti osteopatici viscerali

Le disfunzioni viscerali sono causa di dorsalgia più diffusa di quanto si potrebbe immaginare: la dorsalgia viscerale è un'eventualità relativamente frequente.

Le disfunzioni osteopatiche viscerali infatti possono compromettere il tratto dorsale a diversi livelli.

Bisogna tuttavia operare una distinzione tra le disfunzioni dei visceri sopradiaframmatici e quelle dei visceri sottodiaframmatici in quanto nei due casi si hanno effetti differenti sul tratto dorsale.

Visceri sopradiaframmatici

Le fasce viscerali sopradiaframmatiche, vale a dire le fasce del mediastino, possono presentare restrizioni capaci di creare tensioni interne alla gabbia toracica.

Queste tensioni si sviluppano costringono il torace a insaccarsi e ad assumere un atteggiamento cifotico.

Queste tensioni possono provocare una dorsalgia viscerale importante che si manifesta soprattutto nella zona centrale del dorso.

Le tensioni del mediastino sono trattate attraverso tecniche osteopatiche miofasciali e viscerali.

Visceri sottodiaframmatici

I visceri sottodiaframmatici, in particolare stomaco e fegato, possono dare componenti restrittive sul diaframma con tutte le conseguenze viste sopra.

Spesso tuttavia le disfunzioni viscerali sottodiaframmatiche danno una componente riflessa di tipo neurologico a livello dorsale capace di irrigidire i muscoli a questo livello.

Questi visceri infatti ricevono un'innervazione ortosimpatica dal tratto dorsale.

Le tensioni sulle fasce viscerali, attraverso un meccanismo a ritroso, vengono trasmesse a monte dando una componente di rigidità alla muscolatura del tratto dorsale.

In questo caso, per trattare la dorsalgia, è necessario trattare i visceri sottodiaframmatici con opportune tecniche osteopatiche.

Casi reali

Riporto il caso di una Paziente di 29 anni che lamentava dorsalgia dopo il parto.

La dorsalgia era presente da più di un anno ed è stata risolta con tre sedute in meno di un mese.

Si trattava di un dolore tra le scapole sordo, profondo e molto costante: non era molto intenso ma era presente notte e giorno e non variava né con i movimenti né con la postura.

La Paziente aveva già intrapreso due o tre cicli di fisioterapia a base di ginnastica posturale e massoterapia dorsale a cui aveva associato applicazioni di tecarterapia.

Si era rivolta anche alle metodiche alternative: aveva tentato con la chiropratica, con l'agopuntura e con il massaggio shiatsu.

Il tutto in realtà senza grandi risultati: la dorsalgia, nonostante le numerose terapie, era rimasta pressoché invariata.

Questa Paziente si è rivolta all'Osteopatia tramite una conoscente dopo più di un anno di dolore continuativo.

Da un punto di vista osteopatico questa Paziente presentava uno squilibrio essenzialmente cranio sacrale nel senso che il carico disfunzionale maggiore era localizzato a livello della base del cranio.

Presentava anche adattamenti muscolo fasciali a livello del pavimento pelvico e a livello dorsale ma di minore entità.

Questo caso non era particolarmente complicato ma il fallimento delle terapie svolte in precedenza è dipeso essenzialmente dal fatto che dette terapie sono state rivolte esclusivamente al tratto dorsale mentre l'origine del problema era localizzata più in alto.

La tecnica osteopatica, al contrario, ha permesso sia di localizzare con esattezza l'origine della disfunzione che di correggerla in maniera diretta.

Questo metodo di intervento, peraltro, non solo rappresenta l'unico modo di risolvere il problema ma permette anche di risolverlo in tempi rapidi.

La Paziente di fatto ha visto una regressione della dorsalgia già a partire dalla prima settimana, anche se la risoluzione definitiva è giunta nell'arco di circa tre settimane.

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