Varicocele
Osteopatia Genova
Lo Studio di Osteopatia di Paolo Saccardi tratta i Pazienti affetti da varicocele.
Il varicocele rappresenta una patologia di competenza urologica ma in molti casi al quadro clinico di base può essere associato un problema osteopatico in grado di aumentare l'intensità dei sintomi.
In questi casi l'Osteopatia permette di riequilibrare la funzione emodinamica delle vene spermatiche e ridurre la sintomatologia del varicocele.
L'Osteopatia è utile anche in fase post-chirurgica, allo scopo di riequilibrare la zona inguinale che talvolta continua a manifestare sintomi anche successivamente all'intervento.
Con il termine "varicocele" si fa riferimento in questo contesto al varicocele maschile. Il varicocele pelvico femminile può ugualmente essere trattato con le tecniche osteopatiche ma non rappresenta l'argomento di questa sessione.
- Trattamento osteopatico
- Casi reali
- Cenni anatomici
- Cosa è il varicocele
- Cause
- Segni e sintomi
- Diagnosi
- Terapia
Cenni anatomici
L'apparato genitale maschile è costituito da une serie di organi:
- Testicoli
- Epididimi
- Dotti deferenti
- Vescicole seminali
- Prostata
- Pene
Gli spermatozoi sono prodotti dai testicoli, transitano attraverso gli epididimi e i dotti deferenti per convogliare nel dotto eiaculatorio insieme ai dotti delle vescicole seminali; il dotto eiaculatorio transita a sua volta nella prostata e si dirige verso l'uretra e il pene.
I testicoli, gli epididimi e il tratto iniziale dei dotti deferenti sono contenuti nello scroto, localizzato esternamente.
Il flusso sanguigno giunge al testicolo dall'arteria genitale, un ramo dell'arteria aorta, ed è drenato dalla vena spermatica interna, o testicolare, costituita in realtà da un insieme di vene minori che si intrecciano fra loro a formare il plesso pampiniforme che corre insieme all'arteria genitale nel funicolo spermatico.
Il funicolo spermatico, costituito da arteria, vena e nervi, transita nel canale inguinale che è localizzato a livello dell'inguine e sfocia nella cavità addominale.
Le vene spermatiche, giunte nell'addome, seguono due percorsi diversi:
- Vena spermatica destra: sfocia nella vena cava inferiore a livello della II e III vertebra lombare.
- Vena spermatica sinistra: termina nella vena renale sinistra a livello della I vertebra lombare. La vena renale sinistra, a sua volta, sfocia nella vena cava inferiore.
Cosa è il varicocele
Il varicocele è una condizione clinica che interessa circa il 15% della popolazione maschile adulta, soprattutto in età compresa fra 12 e 28 anni.
Il varicocele è caratterizzato da una dilatazione anomala del plesso pampiniforme, il gruppo di vene localizzate all'interno dello scroto che raccolgono il sangue refluo dei testicoli.
Nella maggior parte dei casi il varicocele interessa testicolo sinistro mentre il varicocele destro e il varicocele bilaterale rappresentano eventualità piuttosto rare.
Il varicocele non pregiudica quasi mai la qualità della vita ma presenta un interesse clinico poiché talvolta è responsabile di problematiche a carico del testicolo o può sfociare in complicanze a carico dell'apparato riproduttivo.
Cause
La dilatazione venosa dei plessi pampiniformi del testicolo essenzialmente dipende da un deficit di ritorno venoso a carico delle vene spermatiche.
La causa di tale deficit può essere nota o meno per cui, da un punto di vista eziopatologico, sono riconosciute due tipologie di varicocele: idiopatico e secondario.
Varicocele idiopatico
Si definisce varicocele idiopatico quella tipologia di varicocele non associata a patologie conclamate e di cui pertanto non si conoscono le cause.
Rappresenta la tipologia più comune di varicocele e riguarda adolescenti e giovani adulti.
In questi casi spesso si rileva la presenza di problemi osteopatici, come per esempio tensioni muscolo-fasciali in grado di creare compressioni e strozzamenti a carico delle strutture venose in transito nel canale inguinale e nell'addome.
Le vene, contrariamente alle arterie, hanno consistenza molle per cui sono facilmente soggette ad essere compresse per cui, in tali condizioni, si sviluppano compressioni venose in grado di rallentare il flusso emodinamico venoso di ritorno.
In particolare la vena spermatica sinistra risulta maggiormente esposta a questo genere di stress poiché, contrariamente alla sua controlaterale, è direttamente collegata alla vena renale sinistra e alla situazione dinamica del rene sinistro.
In questo modo un problema osteopatico che coinvolge il bacino o l'addome può andare ad aggravare l'intensità del quadro sintomatico di base.
Varicocele secondario
Il varicocele secondario ha una causa patologica, solitamente una neoformazione in sede pelvica o addominale, nella maggior parte dei casi un tumore renale, che va a comprimere le vene spermatiche.
Questa condizione rappresenta un'eventualità più rara della precedente e coinvolge quella frazione di popolazione maschile appartenente ad una fascia di età superiore ai 40 anni.
Segni e sintomi
Il varicocele è quasi sempre asintomatico mentre più raramente è responsabile di una serie di segni e sintomi a carico dello scroto fra cui:
- Gonfiore: il varicocele è una delle principali cause di gonfiore testicolare.
- Dolore: è quasi sempre sordo e aumenta in posizione eretta, alla sera o dopo uno sforzo fisico mentre tende a ridursi in posizione supina, specialmente a gambe elevate.
- Senso di fastidio
Il varicocele è talvolta accompagnato da alcuni sintomi associati fra cui:
Complicanze
Le forme più severe di varicocele possono sfociare in una serie di complicanze fra cui:
- Atrofia testicolare: la riduzione della dimensione del testicolo è spesso associata a varicocele. In età pediatrica il mancato sviluppo del testicolo associato a varicocele rappresenta una condizione clinica urgente.
- Infertilità: esiste un'associazione statistica fra varicocele e infertilità, probabilmente dovuta al fatto che il ristagno di sangue intorno al testicolo provoca un aumento di temperatura locale capace di pregiudicare la produzione di sperma.
Diagnosi
La diagnosi di varicocele è formulata dall'Urologo che si basa su un esame obiettivo, una raccolta anamnestica e una serie di indagini strumentali.
Nello specifico l'ecografia scrotale rappresenta l'indagine per eccellenza, soprattutto in caso di condizioni asintomatiche.
Terapia
La terapia del varicocele varia in relazione tipologia di varicocele, quindi dipende dalla causa e dalle condizioni cliniche del Paziente.
In caso di varicocele idiopatico, la terapia è impostata in base alla gravità dei sintomi:
- Varicocele asintomatico: nessuna terapia specifica.
- Dolore sporadico: blande terapie all'occorrenza.
- Dolore costante, atrofia testicolare o riduzione della fertilità: trattamento chirurgico o radiologico interventistico.
In caso si varicocele secondario, la terapia è orientata alla patologia primaria.
Trattamento osteopatico del varicocele
Il trattamento osteopatico non permette di guarire completamente il varicocele ma in molti casi aiuta a:
- Ridurre il dolore testicolare
- Migliorare la circolazione locale
- Riequilibrare la zona inguinale nel post-chirurgico
Spesso infatti il varicocele è associato alla presenza di adattamenti osteopatici in grado di aggravare il quadro sintomatico di base, talvolta in maniera significativa.
In questi casi l'intervento osteopatico consente di alleggerire le tensioni interne dell'addome e del bacino permettendo quindi di ridurre l'espressione sintomatica del varicocele.
In caso di intervento chirurgico, la parete addominale subisce sempre uno stress che talvolta lascia aderenze cicatriziali strascichi funzionali e sintomatici.
Anche in questi casi l'intervento osteopatico può essere utile a riequilibrare la zona inguinale e alleviare la sintomatologia residua.
Vediamo a seguire come si sviluppa l'intervento osteopatico in caso di varicocele.
Adattamenti osteopatici cranio-sacrali
Il sistema cranio-sacrale è sempre coinvolto nelle problematiche di varicocele.
Le alterazioni dinamiche della base del cranio, infatti, portano sempre a restrizioni di mobilità a livello del bacino, in considerazione dei collegamenti esistenti fra cranio e sacro.
In questo modo un adattamento funzionale anche apparentemente lontano dal bacino può creare disagi notevoli.
Il cranio deve essere quindi ispezionato con attenzione allo scopo di individuare quelle aree soggette a restrizioni dinamiche e restituire loro la corretta mobilità.
Adattamenti osteopatici del bacino e dell'addome
Il bacino e l'addome sono coinvolti direttamente nelle problematiche di varicocele.
La zona critica è rappresentata dal canale inguinale, entro cui transita il funicolo spermatico con i relativi plessi venosi.
Il canale inguinale presenta un'apertura anteriore vicino al pube e un'apertura posteriore, nell'addome, circa 4,5 cm più lateralmente.
In questo modo il canale inguinale perfora la parete addominale trasversalmente risultando così compreso fra i muscoli addominali e le strutture anatomiche addominali e inguinali.
Le tensioni del bacino e dell'addome, soprattutto le tensioni dei muscoli addominali, delle fasce addominali e del legamento inguinale, oltre che gli adattamenti dell'ala iliaca nel suo complesso, possono quindi creare tensioni a livello del canale inguinale.
Il risultato è una compressione del funicolo spermatico e una conseguente compressione dei vasi venosi.
In questi casi le tecniche osteopatiche permettono di riequilibrare la zona inguinale e addominale andando a decomprimere il canale inguinale.
In caso di intervento chirurgico la zona inguinale è sempre interessata dalla presenza di una cicatrice, per quanto minima.
In alcuni casi, una volta risolto il problema venoso, restano strascichi sintomatici dovuti a tensioni locali in parte presenti precedentemente, in parte generati dal taglio chirurgico.
Anche in questi casi l'intervento osteopatico, orientato soprattutto al trattamento della cicatrice chirurgica, è utile a riequilibrare la dinamica della zona inguinale e a ridurre la sintomatologia ancora presente.
Adattamenti osteopatici del diaframma
Il diaframma ha spesso un ruolo importante nella genesi del varicocele.
Abbiamo visto come le vene spermatiche confluiscano, più o meno direttamente, nella vena cava inferiore.
La vena cava inferiore, a sua volta, transita attraverso il diaframma, in un apposito orifizio situato in una zona centrale fibrosa del diaframma denominata centro frenico.
Le contratture del diaframma possono quindi portare tensioni alla vena cava inferiore e ostacolare il ritorno venoso, già di per sé antigravitario.
Peraltro un rallentamento del ritorno venoso della vena cava inferiore provoca una stasi venosa a livello non solo addominale e inguinale ma anche degli arti inferiori.
Non di rado, in questi casi, il varicocele è associato a gambe gonfie e vene varicose a livello degli arti inferiori.
Adattamenti osteopatici del tratto lombare
Il trattamento della zona lombare assume un'importanza centrale nell'ambito del trattamento osteopatico per una problematica di varicocele.
Per quanto riguarda la vena spermatica sinistra, che è coinvolta nella grande maggioranza dei casi, abbiamo visto nelle sezioni precedenti come essa sia collegata alla vena renale sinistra.
In questo modo il circolo spermatico del testicolo sinistro è strettamente vincolato alla dinamica del rene sinistro.
Questo significa che un adattamento funzionale della parete lombare e del rene sinistro hanno un effetto diretto sulla situazione emodinamica del testicolo sinistro.
In alcuni casi, per esempio, il rene sinistro può andare incontro ad una restrizione della propria mobilità, normalmente di circa 18 mm – 19 mm sull'asse verticale e circa 8 mm – 9 mm in direzione antero-posteriore.
Quando questa possibilità dinamica viene ridotta, per esempio a causa di una fissazione inferiore, il fascio vascolo nervoso renale subisce uno stress che porta come conseguenza un rallentamento del flusso emodinamico.
In queste condizioni anche le vene tributarie della vena renale, fra cui la vena spermatica, presenteranno un'alterazione del flusso ematico.
Le alterazioni della dinamica renale possono dipendere da alterazioni dinamiche della parete lombare, su cui i reni appoggiano in maniera molto diretta.
In questo modo un adattamento osteopatico vertebrale o muscolare può influenzare la dinamica della loggia renale con tutte le conseguenze viste sopra.
In situazioni del genere l'Osteopatia interviene con successo poiché le tecniche osteopatiche permettono di liberare le restrizioni di mobilità interne della parete e degli organi garantendo quindi un ripristino delle loro funzioni.
Anche la vena spermatica destra è ugualmente coinvolta nella dinamica lombare ma in maniera molto meno diretta rispetto alla sinistra, dal momento che si getta direttamente nella vena cava inferiore.
Ricordiamo inoltre che a livello lombare prende inserzione il muscolo diaframma, coinvolto sempre in maniera piuttosto importante in caso di varicocele.
Adattamenti osteopatici dell'arto inferiore
L'arto inferiore ha un ruolo più marginale nei problemi di varicocele ma è comunque necessario effettuare una revisione anche di questo settore in considerazione di alcuni aspetti anatomici e funzionali.
Innanzitutto una parte del drenaggio testicolare si riversa a livello della vena femorale attraverso la vena pudenda esterna.
Questo significa che una compressione della zona sotto inguinale, per esempio a livello del triangolo di Scarpa, può creare problemi di ritorno venoso a livello testicolare.
Inoltre i muscoli dell'arto inferiore originano per la maggior parte dal bacino per cui tensioni e contratture di questi elementi, peraltro molto potenti, possono creare alterazioni nella dinamica pelvica.
Casi reali
Riferisco il caso di un giovane pallanuotista di 24 anni con diagnosi di varicocele sinistro da circa un anno.
Questo Paziente aveva incominciato a lamentare dolori inguinali sporadici sul lato sinistro da circa tre anni, soprattutto dopo l'allenamento.
In seguito, tuttavia, il dolore si è esteso al testicolo e al basso addome con ripercussioni anche sulla parte alta della coscia.
Durante l'ultimo anno il quadro clinico ha subito un peggioramento poiché il testicolo ha manifestato gonfiore oltre che indolenzimento cronico.
Il Paziente è stato quindi messo in lista di attesa per un intervento chirurgico ma, in considerazione del prolungamento delle tempistiche, su consiglio dello stesso Urologo ha deciso nell'attesa di intraprendere un percorso osteopatico di supporto.
All'esame osteopatico la situazione funzionale era decisamente compromessa, soprattutto a livello della fossa iliaca sinistra.
Il bacino, infatti, era fortemente adattato in torsione sinistra, il legamento inguinale sinistro e la parete addominale sinistra erano sotto tensione e la zona lombare presentava una contrattura paravertebrale importante.
Il Paziente è stato seguito in tre sedute diluite in un mese al termine delle quali è stato possibile apprezzare significative variazioni al quadro clinico.
Il dolore testicolare è scomparso e il Paziente ha riferito di avvertire un senso di leggerezza generale a livello lombare e del bacino.
Il gonfiore si è ridotto parzialmente ma la sensazione generale sullo scroto è stata di minor appesantimento.
Il Paziente è stato comunque sottoposto ad intervento, in seguito a cui è stato rivisto ancora una volta per un controllo.
Casistiche del genere sono utili a dimostrare come un problema di varicocele possa spesso presentare alla base un adattamento funzionale in grado di aumentarne l'espressione sintomatica in maniera importante.
Indipendentemente dal fatto che un Paziente possa essere avviato o meno verso un percorso chirurgico, un ripristino della situazione funzionale deve essere comunque intrapreso, soprattutto considerando che fino al 24% dei Pazienti sottoposti a intervento statisticamente va incontro a recidive.