Formicolio
Osteopatia Genova

Lo Studio di Osteopatia di Paolo Saccardi tratta formicolii e parestesie periferiche.

Formicolii e parestesie, cioè alterazioni della sensibilità, sensazioni poco definibili, costituiscono un disturbo piuttosto diffuso da un punto di vista epidemiologico.

In questi casi per prima cosa è necessaria una diagnosi di esclusione al fine di escludere patologie neurologiche o altro.

Da un punto di vista osteopatico si interviene nei casi in cui l'origine del problema sia di tipo prettamente funzionale, il che avviene con una certa frequenza.

Osteopatia e parestesie

Dermatomeri, formicolio e parestesia, Osteopatia Genova
I dermatomeri
Guyton & Hall, Fisiologia medica
(seconda edizione), EdiSES, pag.563

Le piante dei piedi e i palmi delle mani, in particolare le dita della mano, sono senza dubbio le zone maggiormente critiche poiché compromettono nel primo caso l'equilibrio, nel secondo i movimenti fini delle dita.

Altre zone possono essere semplicemente fastidiose, altre ancora passano addirittura inosservate.

In ogni caso un'alterazione della sensibilità è senza dubbio l'espressione di un disordine globale.

Capita spesso infatti che un quadro disfunzionale pregiudichi la conduzione delle strutture nervose deputate al trasferimento delle informazioni sensitive.

Questo può accadere in conseguenza di uno stress meccanico su un tronco o una radice nervosa periferica o a causa di una disfunzione cranio-sacrale che coinvolga direttamente strutture centrali.

Molto spesso una contrattura muscolare, una disfunzione articolare, la tensione di una fascia possono dare una componente di compressione sui nervi e sui vasi adiacenti.

D'altra parte una disfunzione cranio-sacrale, provocando uno stress sulla meninge esterna, può essere responsabile di espressioni sintomatiche analoghe, anzi forse anche più estese e pesanti.

Le parestesie della mano e le parestesie delle dita rappresentano un problema piuttosto frequente e abbastanza fastidioso. Si esprimono per lo più al risveglio e tendono talvolta ad attenuarsi nel corso della giornata.

Il meccanismo più frequente alla base di tale fenomeno è una compressione del plesso brachiale (l'insieme dei nervi che vanno al braccio) nel tratto compreso fra la colonna cervicale e il cavo ascellare.

In questa zona il plesso brachiale passa in diverse strettoie dove può subire compressioni in caso di disfunzioni lì localizzate (vedi anche cervicobrachialgia).

Lo stesso discorso vale per la sciatica e per i problemi del tronco in caso di disfunzioni vertebrali o costali.

Per questa classe di problemi l'Osteopatia è considerata terapia di prima scelta poiché non si limita a intervenire sugli effetti ma risale alle cause primarie e le risolve con un'alta percentuale di successo.

Casi reali

Riporto il caso di una casalinga di 58 anni con parestesie ai palmi delle mani tali da non riuscire a svolgere semplici compiti quotidiani come lavare i piatti o stendere il bucato.

Il sintomo era presente da qualche mese e si manifestava con un formicolio continuo, soprattutto al mattino, e con un deficit di sensibilità tattile molto accentuato.

All'esame osteopatico la Paziente presentava una restrizione notevole alla base del cranio con focolai lesionali a livello dell'osso temporale destro.

Inoltre presentava una restrizione di mobilità a livello della quinta vertebra cervicale e un'alterazione dinamica della seconda costa destra.

Ridotte le disfunzioni il problema si è notevolmente ridotto in tempi brevi e completamente risolto nel giro di diverse settimane.

In questo caso non erano presenti danni neurologici o problemi di altra natura per cui la Paziente era stata indirizzata verso terapie locali palliative con risultati quasi nulli.

In effetti il problema partiva dalla base del cranio e dal tratto cervico dorsale della colonna vertebrale ma i palmi delle mani non presentavano alcun tipo di problema.

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